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Bramantino a Milano, mostra al Castello Sforzesco

Bramantino, Noli me tangere, 1498-1500 circa, Milano, Castello Sforzesco, Civiche Raccolte d’Arte Antica - Particolare

È in programma al Castello Sforzesco di Milano, dal 16 maggio al 25 settembre 2012, la mostra  “Bramantino a Milano”, a cura di Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa e MarcoTanzi.
L’esposizione,  con ingresso gratuito, è allestita nelle due grandi Sale del Castello che ospitano già importanti lavori dell’artista: la Sala del Tesoro dove domina l’Argo, il grande affresco realizzato intorno al 1490 e destinato a vegliare sul tesoro sforzesco, e la soprastante Sala della Balla, che accoglie i dodici arazzi della collezione Trivulzio, acquisiti dal Comune nel 1935.

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Bergamasco, documentato dal 1480 e morto nel 1530, Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino, deve il suo peculiare soprannome al rapporto con il marchigiano Bramante, pittore e architetto alla corte di Ludovico il Moro.

Milano conserva il nucleo più cospicuo esistente al mondo di opere del Bramantino: dipinti su tavola e su tela, arazzi tratti da suoi cartoni, disegni, affreschi e l’unica architettura da lui realizzata, la Cappella Trivulzio, che costituisce una sorta di monumentale ingresso alla chiesa di San Nazaro in Brolo.
L’esposizione intende mostrare in ordine cronologico le opere del Bramantino presenti in città, disperse tra sedi differenti e riunite ora in un unico percorso.

Nella Sala del Tesoro, attorno all’Argo, vengono esposte una ventina di opere, dipinti e disegni, che permettono di seguire lo svolgimento della carriera del Bramantino: dalla giovanile Adorazione del Bambino della Pinacoteca Ambrosiana al San Sebastiano di una raccolta privata, dal Noli me tangere delle Civiche Raccolte d’Arte Antica alla Madonna con il Bambino e angeli della Pinacoteca di Brera.

Nella Sala della Balla, invece, un allestimento completamente nuovo dispone i dodici grandi arazzi, dedicati ai mesi dell’anno, in modo che si leghino tra loro nella sequenza dei gesti e delle stagioni.

Un filmato di Alessandro Uccelli documenta ciò che è per diverse ragioni inamovibile: dalla milanese cappella Trivulzio alle Muse del Castello di Voghera.

La mostra, promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Castello Sforzesco e Palazzo Reale, sarà accompagnata da conferenze e seminari, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, il Fondo per l’Ambiente Italiano e gli Amici di Brera.

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