A Copenaghen, presso l’Istituto Italiano di Cultura, dal 22 maggio al 29 giugno 2012 Marco Gerbi espone le sue Mappe d’Italia.
Queste opere, come riferisce l’artista, sono il mezzo per descrivere visualmente l’enorme groviglio di informazioni che continuamente ruotano intorno a noi e le conseguenze di questo fenomeno.
Questo flusso d’immagini e parole ci arriva costantemente attraverso cartelloni pubblicitari, vetrine, insegne di negozi, segnaletica stradale, televisione, internet, ecc. Più che poetiche parole in libertà quello che ci raggiunge sono messaggi scientificamente pilotati, che entrano dentro di noi e influenzano le scelte, fino a condizionare l’economia, la politica e quindi il destino del pianeta.
Estrapolando questi dati, segnali, simboli del benessere e della società organizzata, ed altro, Gerbi crea qualcosa di mezzo tra la Commedia dell’Arte e quella all’italiana, dove i personaggi incarnano il ruolo di maschere, acrobati, attori che metaforicamente recitano la loro vita su un palcoscenico molto particolare che è l’intera penisola.