Alle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, dal 29 agosto al 2 dicembre 2012 (prorogata fino al 9 dicembre 2012) resterà aperta al pubblico la mostra “Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta“.
L’esposizione, curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva, ruota intorno all’eccezionale arrivo a Venezia, dopo 12 anni di restauri da parte del Museo Statale Ermitage e 250 anni circa dal suo arrivo a San Pietroburgo, dell’opera La Fuga in Egitto, che può considerarsi il primo capolavoro di grandi dimensioni di Tiziano (realizzato nel formato del telero veneziano).
Una occasione importante, dunque, per ammirare il grandioso paesaggio, eccezionale se non unico non solo nel panorama della pittura veneziana degli inizi del XVI secolo ma di tutta la pittura italiana del tempo.
Accanto alla Fuga, in mostra opere di Bellini, Giorgione, Tiziano, Cima da Conegliano, Sebastiano del Piombo, Dürer, Bosch, ecc., per raccontare la rivoluzione della sguardo sulla natura e del rapporto in pittura tra figura e paesaggio, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento.
Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo Statale Ermitage, dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con la National Gallery di Londra e con la Fondazione Ermitage Italia, l’esposizione è prodotta da Venezia Accademia e Villaggio Globale International ed è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio.