Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino dal 7 agosto 2012 e per tutto il mese di agosto propone una rotazione di paraventi, dipinti e stampe nella galleria del Giappone.
Nella prima sala della galleria giapponese i visitatori potranno apprezzare alcuni validi esempi di pittura collocabili tra fine XVIII e inizio XIX secolo, frutto di abili artisti di scuola Nanga che si avvalgono della cospicua tradizione cinese quale fonte di ispirazione narrativa e stilistica.
Il paravento singolo introduce il tema pittorico della sala presentando i tre protagonisti dell’aneddoto cinese noto come “I tre che ridono al Ruscello della Tigre”; al suo fianco, due dipinti verticali di Nakabayashi Chikuto (1776-1853). Esposte anche una coppia di paraventi firmata Okamoto Toyohiko (1773-1845), la cui delicata mano coglie due momenti del racconto allegorico cinese intitolato “Memorie della Sorgente dei Fiori di Pesco”, inserendoli in un paesaggio rarefatto ed etereo.
Nella sala principale al secondo piano sono stati sostituiti otto kakemono, i dipinti da appendere in formato verticale: tra le opere principali un raro dittico di Kawamura Bunpo (1779-1821), che raffigura delle gru, e un antico “Paesaggio montano” dipinto dal monaco Zen Sesson Shukei (1504-1589).
Sempre al secondo piano è stata completamente rinnovata la galleria della stampe dove sono subentrate xilografie che illustrano l’epoca di grande sviluppo dell’ukiyo-e dalla seconda metà del ‘700 agli anni ’30 dell’800: si tratta in particolare di espressioni artistiche legate al mondo del teatro kabuki. Si incomincia con le stampe alte e strette di due scuole principali del ‘700, Torii e Katsukawa, per poi concentrarsi sul fiorire della grande scuola Utagawa dei primi dell’800: l’autore più rappresentato è, ovviamente, il caposcuola più importante del periodo, Utagawa Toyokuni (1769-1825).