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Torino | Arnaldo Pomodoro. Il teatro scolpito

Arnaldo Pomodoro, Rotella fantastica per L’Orestea di Gibellina di Emilio Isgrò, 1983-1985. (foto Patrizio Nesi)

Palazzo Reale di Torino dal 28 settembre al 25 novembre 2012 ospita la mostra “Arnaldo Pomodoro. Il teatro scolpito”.

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L’esposizione racconta un viaggio straordinario e unico, attraverso cui è possibile rileggere il lavoro di ricerca per la progettazione scenica svolto da Arnaldo Pomodoro nell’arco di un cinquantennio: dalla tragedia greca al melodramma, dal teatro contemporaneo alla musica, attraverso sculture, modellini, bozzetti e disegni, ma anche costumi e oggetti di scena. Si va dalla Caterina di Heilbronn di Kleist, sul Lago di Zurigo nel 1972 con la regia di Luca Ronconi, alla trilogia dell’Orestea di Emilio Isgrò da Eschilo sui ruderi di Gibellina messa in scena tra il 1983 e il 1985, con la regia di Filippo Crivelli– fino al dittico Cavalleria rusticana di Mascagni e Šárka di Janáček al Teatro La Fenice di Venezia nel 2009, con la regia di Ermanno Olmi.

Negli spazi esterni sono collocate alcune sculture monumentali inizialmente pensate per importanti spettacoli: le quattro Forme del mito per il ciclo dell’Orestea, il Grande Portale per Oedipus Rex  e l’Obelisco per La passione di Cleopatra.

Il teatro è, per Arnaldo Pomodoro, il luogo della ricerca per eccellenza. Le opere scenografiche possiedono una propria autonomia linguistica, resistono nel tempo e soprattutto hanno fatto intravedere all’artista nuovi sviluppi espressivi e nuovi contesti.
La ricerca di Arnaldo Pomodoro è una ricerca infinita, dove ogni tappa è un’opera, una scenografia, un costume, un testo, in questo caso una mostra.

La mostra, promossa dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro, è patrocinata dal Ministero per i Beni Culturali ed è realizzata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, in collaborazione con lo Studio Copernico di Milano.

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