La musica si alza dal nulla nelle frasi armoniche di Debussy. Le note accompagnano il movimento dell’acqua, la rendono percepibile ai sensi, sono capaci di trasformare idealmente un monitor di computer (dal quale sto scrivendo) in una distesa acquatica sconfinata che si agita ed improvvisamente torna alla calma. Sensazioni analoghe si colgono osservando i quadri del maestro Ettore De Conciliis, dove la pennellata sembra avere la stessa consistenza di una corrente marina e la luce imprigionata nei pigmenti di colori si libera nello sguardo e nell’animo, illuminando lievemente coloro che si misurano, anche per pochi attimi, con la sua opera.
Ettore De Conciliis ha fatto parte della giuria del concorso di pittura “Arte in luce alla Sapienza”, organizzato dalla Fondazione Roma Sapienza per promuovere la creatività artistica degli studenti, del personale tecnico amministrativo e dei docenti del primo Ateneo romano, ed è stato ospite della manifestazione di presentazione delle opere partecipanti e degli artisti vincitori, svoltasi il 22 ottobre 2012. La sua lezione, nel corso della serata, è stata un primo raggio di luce sui partecipanti, mostrandoci, attraverso un documentario dedicato al suo lavoro dal regista Carlo Laurenti, come l’arte possa essere un viaggio onirico in paesaggi reali ed al contempo immaginari, ricchi di fascino e poesia tali da sembrare situati in uno spazio imprecisato dei sogni di ciascuno di noi.
Mi è sembrato opportuno iniziare con De Conciliis per descrivere una bella manifestazione, fortemente voluta dal Presidente della Fondazione Roma Sapienza, Prof. Renato Guarini, che ha avuto il merito di accendere letteralmente la luce sulle capacità e le aspirazioni pittoriche della numerosa comunità che popola l’Università. Un’iniziativa che dimostra come l’Ateneo sia ‘costruzione’ di formazione e luogo di crescita e dialogo, nel quale l’arte, la musica e la letteratura s’incontrano, contribuendo insieme alla ricerca ed allo studio, ad indirizzare gli studenti sulla strada della “Sapienza”.
La Fondazione ha, infatti, “tra gli obiettivi – come sostiene lo stesso Prof. Renato Guarini – quello di promuovere la cultura, valorizzando la comunità che vive l’Università”. Tante le iniziative realizzate: dal progetto “MuSa” (Musica Sapienza), con le tre orchestre formate da studenti, docenti e personale tecnico amministrativo (MuSa classica, MuSa jazz, MuSa coro), al premio letterario “Lo SCRITTOio” , diventato, alla sua terza edizione, un ambìto riconoscimento nazionale.
Con Arte in luce i riflettori si sono spostati sulla pittura.
40 le opere pervenute, realizzate con numerose tecniche e dedicate al tema del concorso “La Sapienza”. Una giuria di esperti (composta dal Prof. Renato Guarini, Prof. Vincenzo Ziparo, Prof. Claudio Zambianchi, Dott. Giuseppe Lopez, Dott.ssa Sabrina Lucibello, Dott.ssa Rosa Maria Minucci, Maestro Luigi Tilocca, Maestro Ettore De Conciliis) ha decretato a pari merito tre vincitori.
Il riconoscimento è andato a
– Gabriele Cavaggioni, con “(i)dee“, “per il motivo di cogliere con fantasia e leggerezza il tema proposto dal concorso: Arte in luce alla Sapienza”;
– Marco Stefanucci, con “L’Italia tra le arti e le scienze”, “per la sensibilità nella nuova interpretazione di un motivo così strettamente legato alla storia della città universitaria, quale l’affresco nell’Aula Magna di Mario Sironi”.
– Vincenzo Vento, con “La scala della Sapienza“, “per l’attento impianto compositivo e il dinamismo con cui si articola il dipinto”.
Sarà possibile vedere tutti i dipinti presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza (fino al 31 ottobre 2012), diretto dalla Prof.ssa Marta Fattori, e sul nostro periodico online di arte e cultura “Bit Culturali”. Un modo intelligente di promuovere gli artisti che hanno aderito all’iniziativa.
Tutti i quadri, oltre a quelli citati, sono di buona fattura. Soffermandosi sui dipinti, assaporandoli ad uno ad uno, così come hanno potuto fare i tanti presenti al vernissage curato e diretto da Donatella Carini, Giuseppe Lopez, Filippo Mazzesi, Laura Carini e Valentina Zambito, si rimane piacevolmente sorpresi dal numero di talenti insospettati che fanno parte della comunità universitaria. La Sapienza viene ritratta privilegiando varie chiavi interpretative: dall’ironia, al fascino del paesaggio architettonico; da sottili parallelismi con una dea che si sgretola nel tempo, mantenendo però viva la fiamma del sapere, a surrealistici disegni su sfondo nero.
All’interno della manifestazione si è svolto, inoltre, un breve seminario, tenuto dai Prof. Lucio Ubertini e Francesco Napolitano, dal titolo “Arte e Acqua: alcune riflessioni sul Tevere a Roma”. I docenti hanno presentato un Tevere inedito, affascinante e minaccioso, sottolineando l’importanza dei capolavori paesaggistici che hanno ritratto il fiume nel corso della storia per lo studio scientifico delle inondazioni passate.
“La luce sull’arte non si spegnerà con la fine di questa iniziativa”. È quanto sostenuto da due dei curatori del vernissage, Giuseppe Lopez e Valentina Zambito, che mi hanno letteralmente rapito dalla mostra alla fine della serata per parlarmi di progetti ed iniziative future e dell’impegno instancabile del Presidente Prof. Renato Guarini nella promozione della cultura. Nel cuore della discussione, in un noto ristorante romano, arrivava un ottimo vino bianco delle Langhe che accompagnava un ancor più magistrale astice affondato nel sugo ai pomodori pachini. Le parole sono allora terminate, la stanchezza percepibile sui volti si è affievolita fino a quasi scomparire, lasciando il posto ad una lieve aria di soddisfazione e compiacimento per aver contribuito alla riuscita di un evento che ha messo al centro gli artisti, offrendo loro un’opportunità unica di valorizzare la propria creatività.
Diego Pirozzolo
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