Al MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna è in programma dal 17 febbraio al 16 giugno 2013 la mostra “Borderline, Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat“.
L’esposizione, curata da Claudio Spadoni e da Gabriele Mazzotta, dopo una ampia Introduzione introspettiva, con opere di Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel, Francisco Goya, Max Klinger e Théodore Géricault, è organizzata per sezioni tematiche.
Nel Disagio della realtà verranno presentate importanti opere di protagonisti riconosciuti quali Pierre Alechinsky, Karel Appel, Jean Dubuffet, Gaston Chaissac, Madge Gill, Vojislav Jakic, Asger Jorn, Tancredi Parmeggiani, Federico Saracini, Gaston Teuscher, Willy Varlin, August Walla, Wols, Adolf Wölfli, Carlo Zinelli.
Il Disagio de corpo comprenderà una serie di lavori dove è protagonista il corpo, che diviene l’estensione della superficie pittorica e talvolta opera stessa nelle sue più sorprendenti trasformazioni, descritte in toni ludici, poetici, talvolta violenti. In questa sezione troviamo Victor Brauner, Corneille, Jean Dubuffet, Pietro Ghizzardi, Cesare Inzerillo, André Masson, Arnulf Rainer, Eugenio Santoro, Carlo Zinelli; poi protagonisti del Wiener Aktionismus come Hermann Nitsch e Günter Brus; e infine Joaquim Vicens Gironella, Josef Hofer, Dwight Mackintosh, Oswald Tschirtner.
All’interno dei Ritratti dell’anima ampio spazio verrà dedicato ad una sequenza di ritratti e soprattutto autoritratti, una delle forme di autoanalisi inconsapevole più frequente nei pazienti delle case di cura, con opere di Francis Bacon, Enrico Baj, Jean – Michel Basquiat, Pablo Echaurren, Sylvain Fusco, Pietro Ghizzardi, Theodor Gordon, Antonio Ligabue, Bengt Lindstrom, Mattia Moreni, Arnulf Rainer, Gino Sandri, Lorenzo Viani. Due maschere Sepik vengono inserite, quali emblematici manufatti di arte primitiva, provenienti dalle popolazioni indigene del fiume Sepik in Melanesia. Un’intera sala verrà poi dedicata ad Aloïse Corbaz, storica autrice dell’Art Brut.
La mostra proseguirà con una sezione dedicata alla scultura, la Terza dimensione del mondo con inediti di Umberto Gervasi, Giuseppe Righi e ancora opere di arte primitiva del Sepik.
Infine, nel Sogno rivela la natura delle cose, verrà definito l’onirico come fantasma del Borderline con una selezione di dipinti di surrealisti come Salvador Dalì, Max Ernst, André Masson, Victor Brauner, oltre alla presenza di Paul Klee, grande estimatore dell’arte infantile e degli alienati, e dell’autore di Art Brut Scottie Wilson.