È dedicata a Matteo Pugliese la mostra antologica che dal 21 febbraio al 15 marzo 2013 è aperta al pubblico alla Fondazione Mudima di Milano.
Pugliese manda sul campo di battaglia della scultura, per fronteggiarsi e combattere, quanto l’uomo ha di più concreto e quanto di più aereo: il corpo e la fantasia.
Da una parte degli schieramenti – eserciti di sculture in bronzo, terracotta, alluminio e ceramica – ci sono le opere della serie Extra Moenia, corpi terribilmente umani e credibili che sembrano figli, nipoti o pronipoti di quattromila anni di scultura dedicata alla figura: hanno membra che nascono con sofferenza dalla pietra come nei Prigioni, mettono in evidenza muscoli tesi e nervosi come nella plastica ellenistica.
Sull’altro versante, irrompono i Custodi, figure antiche e moderne dell’immaginario, in cui non hanno più alcun valore i sacri canoni classici della proporzione e dell’identità tra realtà e rappresentazione. Tutto è lasciato alla capacità evocativa del grottesco e dell’iperbole, alla citazione raffinata o a quella popolare. Sono presenze tondeggianti e imponenti, armate fino ai denti, che recano in sé il medèsimo DNA dei personaggi ancestrali d’ogni possibile epoca, cultura e religione: maschere teatrali, divinità di pietra, protagonisti di saghe mitologiche di stampo fantasy.
Il terzo esercito è quello degli Scarabei, realizzati dall’artista in bronzo, alluminio e ceramica, simboli sacri che custodiscono i ricordi e lo spirito di quell’altra vita ormai lontana che è la nostra’infanzia.
La mostra presenta, insieme alla produzione più recente, i lavori più significativi della carriera dell’artista. Tra questi “DIE MAUER“, opera di oltre 6 metri di altezza realizzata per il ventennale della caduta del muro di Berlino.
A “proteggere” l’ingresso del grande spazio espositivo è presente il ” Custode Samurai V” scultura in bronzo di 2 metri di altezza e dal peso di 500 kg. Sono esposte inoltre diverse delle opere presentate negli anni presso le aste internazionali.