La Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro di Bologna, a 50 anni dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, ricorda questo straordinario evento con un’esposizione dedicata al grande scultore Giacomo Manzù, in considerazione anche del rapporto intercorso tra l’artista e il cardinale Giacomo Lercaro, tra i massimi promotori del Vaticano II.
La mostra, che rimarrà aperta al pubblico dal 15 marzo al 7 luglio 2013, comprende una cinquantina di opere realizzate tra il 1929 e il 1988, molte delle quali sculture, disegni, incisioni e pitture.
Con tale esposizione si intende ripercorrere le tappe principali del cammino umano e creativo dell’artista, nel desiderio di far emergere i tratti che lo hanno reso, insieme alle sue opere, uno tra i più significativi protagonisti del dialogo arte-fede nel XX secolo.
Attraverso lo snodo delle diverse sezioni emergono i temi fondamentali che hanno caratterizzato il percorso di Manzù: dal rapporto con don Giuseppe De Luca, caro amico, consigliere e spesso intermediario tra l’artista e il mondo ecclesiastico vaticano, a quello più conosciuto e maggiormente indagato con papa Giovanni XXIII. Emerge soprattutto l’urgenza di accordare i grandi temi della tradizione cristiana con una spiritualità che affonda le proprie radici nella realtà dell’uomo contemporaneo.
La mostra è a cura di Andrea Dall’Asta S.I., Francesco Buranelli, Marcella Cossu, Giulia Manzù, Francesca Passerini ed Elena Pontiggia.