La nuova edizione del Temporary Museum for New Design, organizzata durante il Fuori Salone (9-13 aprile 2013) da Superstudio Group, su progetto di Gisella Borioli e con l’art direction di Giulio Cappellini, si snoda attraverso installazioni e esposizioni che raccontano l’evoluzione del design in tutte le sue forme e si sviluppa nelle due iconiche location di zona Tortona: il grande Superstudio Più e lo storico Superstudio 13.
I cinque progetti più importanti sono:
1) Global Design: casa, tecnologia, vita
Sul filo del Design Globale che intercetta tutte le esigenze della nostra vita, l’area principale del Temporary Museum presenta grandi installazioni virtuali e immaginifiche, proposte spettacolari per le case che verranno, collettive da tutto il mondo (paesi) e beauty design salon.
2) Discovering, la ricerca e i nuovi talenti
Nel Basement di Superstudio Più ritorna “Discovering, other worlds, other talents, other ideas”, lo spazio della ricerca dedicato a nuove realtà produttive e nuovi talenti: una ventina di nomi che propongono oggetti romantici, tecnologici, interattivi.
3) Freedomdesign, creativi e artigiani in libertà
Al Superstudio 13 prende il via il nuovo progetto freedomDesign, lo spazio della libertà, il “suk” delle buone idee che offre a tutti i creativi che ne hanno fatto richiesta, in spazi piccolissimi in un ambiente effervescente, la possibilità di mostrare il loro lavoro, a prescindere dalla produzione industriale. Contigua a freedomDesign l’eccezionale mostra “Arts & Crafts & Design – Il tempo secondo Alessandro Mendini e i suoi artigiani”, oggetti artistici realizzati dai migliori artigiani italiani, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.
4) Container, nuovo modo di esporre ed abitare
Altro tema di grande attualità è l’ISBU (Intermodal Steel Building Units and Container Homes), sviluppato nell’area esterna di Superstudio attraverso svariate proposte di container design, case nomadi eco-tecnologiche e mostra fotografica che racconta come in tutto il mondo la trasformazione dei container marittimi abbia prodotto incredibili architetture.
5) Art interactions, l’arte contemporanea dialoga con lo spazio
Ad esplorare i sempre più labili confini tra arte contemporanea e design, ma sottolineando anche la vicinanza temporanea tra Miart e Salone del Mobile, intervengono le Art Interactions, installazioni site-specific affidate ad artisti d’avanguardia che lavorano con la luce, i video, l’interattività, lo spazio, la rete, prodotti e curati direttamente da Superstudio.