È stata una grande festa alla Sapienza, quella che si e’ svolta lunedì 22 aprile 2013 nell’aula magna del Rettorato, promossa dalla Fondazione Roma Sapienza e dall’Associazione Alumni Noi Sapienza in occasione dei 710 anni dalla istituzione dello Studium Urbis.
Si sono dati appuntamento per la “Giornata del laureato” esponenti di vari settori della società civile, accomunati dall’aver frequentato la stessa università. Umberto Broccoli, Silvia Costa e Cesare Romiti, sono intervenuti in prima persona alla manifestazione, passando simbolicamente il testimone della loro esperienza e dei loro traguardi ai giovani che ora si affacciano al mondo del lavoro.
Durante la cerimonia circa 400 neolaureati dello scorso anno accademico, provenienti dalle 11 facoltà della Sapienza, hanno ricevuto un premio per essersi distinti nel corso dei loro studi, per meriti accademici, culturali, sociali e sportivi.
Significative le parole del presidente della Fondazione Roma Sapienza, Renato Guarini, che ha così introdotto la cerimonia: “I laureati della Sapienza hanno davanti a sè scelte difficili da compiere, strade da percorrere ricche di ostacoli e prove da superare in un periodo difficile di crisi globale e pieno di incertezze, ma noi tutti insieme continueremo a lavorare con grande determinazione per costruire una forza positiva nel Paese partendo proprio da qui, dalla Sapienza, il punto in cui si incontrano e si formano le menti eccellenti che rappresenteranno il sistema culturale, scientifico, economico e politico di domani”.
I neo-laureati presenti all’evento accederanno a percorsi di orientamento al lavoro, workshop e seminari progettati da Brain at Work, una delle strutture che contribuisce al placement dei giovani in cerca di occupazione. “Intendiamo creare una solida Rete di Job Placement – ha spiegato Gianluca Senatore, presidente dell’Associazione Alumni NoiSapienza -, e uno spazio aperto alla condivisione di conoscenze e di esperienze di chi ha già raggiunto il successo o di chi lo sta ancora costruendo”.
Grande ottimismo nelle parole di Silvia Costa, che ha tenuto la relazione introduttiva della manifestazione: “Oggi l’Europa è ad un bivio: è necessario investire di più in cultura e ricerca, facendo in modo che diventi la priorità di tutti i Governi. Dobbiamo elaborare un nuovo pensiero insieme alle Istituzioni, alle Università e alle Associazioni. Bisogna valorizzare il dialogo e la collaborazione e penso che la comunità accademica in questo possa indicare la strada giusta da percorrere insieme ai giovani, che con grande coraggio, possono sfruttare al meglio le chance presenti a livello europeo”.
Ricco di entusiasmo l’intervento della giovane componente di NoiSapienza Associazione Alumni, Valentina Zambito: “Ai giorni nostri, dopo che si è concluso il percorso universitario, è difficile trovare qualcuno disposto a completare la tua formazione, qualcuno disposto a investire su di te, disposto a trasferire ad un giovane alle prime armi tutta la propria esperienza. Ed è proprio in quest’ottica che NoiSapienza ha voluto e vuole essere un punto di riferimento. Una rete che continua ad essere presente anche nel percorso professionale di chi, come tutti noi, è passato da qui”.
Umberto Broccoli ha, invece, ricordato la sua esperienza universitaria e di come essa abbia influito sulla sua carriera professionale: “La Sapienza mi ha dato una marcia in più. Mi ha insegnato a perseverare, ad occuparmi delle cose, a mettere le mani in tutto quello che facevo. Questo l’ho imparato qui e mi sono appassionato”.
Incisive in conclusione le parole di Cesare Romiti: “Quando ho avuto un momento di scoramento, ho pensato a Piazza Fontanella Borghese (ndr prima sede della Facoltà di Economia), dove ho fatto qualcosa che mi ha riempito di soddisfazione. La Sapienza rimane per me un simbolo e un punto di riferimento importante”.
Al termine l’orchestra e i cori MuSa – Musica Sapienza, diretta da Francesco Vizioli, hanno proposto la rappresentazione in forma semi-scenica di una selezione di brani tratti dall’Opera da tre soldi, del celebre drammaturgo tedesco Bertolt Brecht su musiche di Kurt Weill. Un lieto fine di una giornata, quella del laureato, che si spera scandisca un nuovo inizio per i giovani della Sapienza e per il nostro Paese.