Ferrara Arte per la stagione espositiva autunnale propone due mostre che hanno come filo comune il grande Seicento.
A Palazzo dei Diamanti in esposizione le opere dell’artista Zurbarán, mentre a Palazzo Trotti Costabili, sede del Seminario vecchio, è allestita la mostra “Immagine e persuasione. Capolavori del Seicento dalle Chiese di Ferrara“.
Le due mostre sono aperte al pubblico dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014.
La monografica dedicata a Zurbarán, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il Centre for Fine Arts di Bruxelles, è l’occasione per ammirare in Italia i capolavori di uno degli interpreti dell’arte barocca e della religiosità controriformista. La rassegna, curata da Ignacio Cano con la consulenza scientifica di Gabriele Finaldi, presenta una selezione di opere provenienti da musei e collezioni private europee e americane e ripercorre le tappe salienti della carriera di Zurbarán, che, con Velázquez e Murillo, fu tra i protagonisti del Siglo de oro della pittura spagnola e di quel naturalismo raffinato che lasciò un’eredità duratura nell’arte europea.
Immagine e persuasione, la mostra allestita a Palazzo Trotti Costabili, richiama invece l’attenzione sui danni provocati dal terremoto del 2012 e accende i riflettori sul Seicento ferrarese, a torto considerato “minore”.
Quello vissuto da Ferrara fu così un grandissimo Seicento, sino ad ora considerato ingiustamente subalterno ai fasti cosmopoliti della casata degli Este nel Quattro e Cinquecento.
In esposizione anche pale d’altare di Carlo Bononi, dello Scarsellino, di Francesco Costanzo Catanio, nonché quelle di Ludovico Carracci e del Guercino, tutte patrimonio delle chiese ferraresi ancora precluse al culto ed alla visita per gli effetti del sisma del 2012.