Allo Studio Giangaleazzo Visconti di Milano è in programma l’antologica di Shozo Shimamoto, a nove mesi dalla sua scomparsa.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 12 settembre 2013 al 31 gennaio 2014, presenta 30 opere, in grado di ripercorrere la ricerca dell’artista giapponese.
Il percorso espositivo, in ordine cronologico, inizia con Hole (buco) del 1946, opera ottenuta sovrapponendo strati di carta di giornale ricoperte di materia bianca e sfregando ripetutamente la superficie in modo da logorarla, lacerando la materia, andando oltre la forma, anticipando di qualche anno i famosi buchi di Lucio Fontana.
Per documentare gli sviluppi degli anni ’50 sarà proposta una significativa selezione di tecniche miste, prevalentemente su carta; gli anni ’60 e ’70 saranno rappresentati dai Whirpools, dagli Imbutini smaltati e da un calligramma del 1976.
L’ultima fase dell’attività di Shozo Shimamoto, sarà testimoniata da una scelta di acrilici Bottle crashes e da una sequenza di opere tratte dalle famose azioni teatral/pittoriche realizzate nel 2008 a Punta Campanella (in Campania), e a Capri nel Chiostro della Certosa, e nel 2011 a Reggio Emilia.
Saranno presenti anche un Pianoforte (2006) ed entrambe le versioni dell’opera Please, walk on it (la prima realizzata nel 1956, in occasione della collettiva Gutai all’aperto, nel parco della città giapponese di Ashiya e la sua “ripetizione differente” del 2008).
Chiude idealmente la rassegna, un video relativo ad alcune delle più importanti performances di Shimamoto.