La Galleria Bottegantica di Milano ospita, dal 28 febbraio al 3 maggio 2014, la mostra dedicata a Pompeo Mariani, curata da Enzo Savoia e Stefano Bosi.
L’esposizione presenta 100 capolavori, provenienti da importanti collezioni private italiane e straniere, in grado di documentare la ricerca di soluzioni stilistiche nuove e moderne e la varietà delle tematiche affrontate da uno dei principali esponenti della pittura italiana dell’Ottocento.
Il percorso espositivo si snoda attraverso una serie di opere di grande importanza storico-critica, come quelle dedicate al periodo della Belle Époque, di cui Mariani con ironia registrò i trionfi ed esaltò gli eccessi: nel Palco alla Scala (1900), Attenti alle pozzanghere (1904-1908), La lettera d’amore (1908), Le inglesi al Tè (1908), Le perdute a Montecarlo (1909 circa), I sistemisti alla roulette (1910).
Interessanti sono anche i “paesaggi d’acqua”, tra cui le vedute del porto di Genova, nelle quali Mariani coglie i più delicati effetti atmosferici delle ore estreme del giorno, e le “impressioni” marine dell’amata Bordighera, che frequenta a partire dal 1889 e dove si trasferisce definitivamente nel 1907.
A queste vedute “pure” si affiancano i paesaggi animati dalla presenza umana ambientati alla Zelata.
L’esposizione si chiude con la sezione dedicata alla ritrattistica, genere al quale Mariani si dedica nel corso di tutta la sua carriera, giungendo a esiti straordinari sia nelle opere a olio, come il vigoroso Ritratto di Thea Rossi (1882), sia in quelle a pastello, come Ritratto femminile (1903 circa) e Ritratto di signora in azzurro (1908 circa), capaci di fissare in un attimo un’espressione, uno stato d’animo.