Nella “vecchia” sede de Le Muse (Le Muse1), a Cortina d’Ampezzo, dal 26 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, è in programa la mostra dedicata all’artista Ruggero Alfredo Michahelles in arte RAM (1898 – 1976), pittore e cartellonista, protagonista del futurismo toscano, poi tra Les italiens a Parigi, quindi nuovamente in Italia.
“La realtà metafisica”, sottotitolo della mostra, indica la precisa scelta di opere che la Società Belle Arti ha selezionato per una monografica che per molti costituisce una vera e propria rivelazione. L’esposizione è curata da Giuliano Matteucci e si svolge in contemoranea con“Il linguaggio della realtà”.
I dipinti presenti in mostra indicano compiutamente il ventaglio delle predilezioni poetico-espressive dell’artista: vi si trova il tema dell’isola senza ombre (L’ile sans ombres) che sembra rovesciare attualizzandolo con riferimenti all’amato razionalismo architettonico, il significato boeckliniano de L’isola dei morti, e costruendo al suo posto un’edenica isola dei vivi. Identica tensione appare nel rapporto figure / architetture / luce de Gli sposi, ambientato sull’arenile abbagliante di Viareggio. In altre opere, come ne Le mannequins senza volto sulla riva del mare, il tono si fa sottilmente intrigante ed enigmatico, fino a raggiungere l’inquietudine in Cataclysme o in Bouquet prehistorique. Dove l’evocazione di rovine di radice romantica si tinge del visionario riferimento al paesaggio dell’epoca terziaria – come in Savinio – ma anche dell’immaginazione di un ipotetico futuro in assenza dell’uomo, ormai destituito dal ruolo di protagonista assoluto.