È dedicata a Léger e alla sua straordinaria esperienza nell’ambito dell’avanguardia artistica europea, la mostra che dall’8 febbraio al 2 giugno 2014 resterà aperta al pubblico nelle sale del Museo Correr a Venezia.
L’esposizione, a cura di Anna Vallye, è suddivisa in cinque sezioni Il pittore della città, Spettacolo, Pubblicità, Spazio, Dopo il 1920 e presenta oltre 100 opere di cui più di sessanta dell’artista francese, tra cui spicca lo straordinario dipinto “La Ville” (La Città) un quadro che dà avvio alla fase più sperimentale e cubo-futurista della sua produzione, concesso in prestito dal museo di Philadelphia.
Accanto a questo dipinto, che si può considerare il focus della mostra, una serie d’importanti opere provenienti da collezioni pubbliche e private europee.
La sua ricca produzione, che si è cimentata in quasi tutti i campi della creatività artistica, dalla pubblicità al cinema, dalla grafica al teatro, dialogherà nel percorso espositivo con preziosi capolavori di notissimi autori di quel periodo, amici o compagni di sperimentazione, tra cui Duchamp, Picabia, Robert Delaunay, El Lissitzky, Mondrian, Le Corbusier, tutti artisti che come Léger hanno contribuito a rinnovare l’idea della rappresentazione urbana ma comunque sempre dentro gli ismi di quel primo ‘900, dal cubismo al futurismo, dal costruttivismo al neoplasticismo di De Stjil.
La quantità e varietà delle opere e dei progetti esposti – dal primissimo paesaggio urbano “Fumo sui tetti” del 1911, alle cosiddette pitture murali realizzate tra il 1924 e il 1926; dai costumi e dalle coreografie per i “Ballets Suédois” a opere famosissime come “Il Tipografo” (1919), “Uomo con un bastone” (1920) o “Elemento meccanico” (1925); dal poster per “La Strada” al leggendario cortometraggio “Ballet mécanique” (1924) o al film di Marcel L’Herbier “L’inhumaine”, alle cui scenografie egli collaborò, vera celebrazione del cinema come sintesi delle arti – permetteranno dunque di valutare, nelle sue molteplici sfaccettature, gli esiti artistici di quel cruciale ventennio compreso tra gli anni Dieci e Venti del ‘900, quando Parigi è davvero la capitale mondiale dell’arte, della cultura, del commercio e della vita mondana, prima che la crisi delle borse ne segni inesorabilmente il declino.
La mostra, realizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con The Philadelphia Museum of Art, è accompagnata da un catalogo edito da Skira-Milano.