A Palazzo Roverella a Rovigo dal 22 febbraio al 22 giugno 2014 verrà allestita la mostra “L’Ossessione nordica. Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana“, a cura di Giandomenico Romanelli con la collaborazione di Alessandra Tiddia.
Il percorso espositivo prende il via dal racconto delle prime Biennale di Venezia e dalla loro evoluzione: da vetrina dell’arte storica e pompier al trionfo del Simbolismo con successiva forte attenzione alle Secessioni di Monaco, Vienna, Darmstadt e alle conseguenze sui vari filoni dell’arte italiana, specie nei territori ‘di frontiera’ come il Trentino, il Friuli e l’area triestina, impegnati anche politicamente in una sorta di mediazione culturale di singolare originalità.
Ioltre, presterà un’attenzione particolare al momento ‘svizzero’ della cultura tedesca – con Boecklin e Hodler– così come ai grandi viennesi e tedeschi – Klimt, Klinger e von Stuck – impegnati tra evocazioni mitologiche e dense interpretazioni simboliste dei miti non meno che della vita e dell’anima della belle époque mitteleuropea.
Il paesaggio, nelle sue valenze interiori e in tutte le sue sinfoniche coloriture sarà presente nella inquieta e silenziosa natura nordica, così propria e inconfondibile in tanta arte scandinava, fatta di distese innevate e di fiordi e spiagge in cui la luce dipinge i più suggestivi paesaggi spirituali. Poi uno sguardo agli interni domestici: a spazi avviluppanti, a universi raffinati e composti, a proiezioni di sentimenti per concludere con un capitolo, Maschere e ritratti in cui la figura umana, concepita tra tradizione accademica e indagine interiore, si fa carico dei nuovi strumenti di conoscenza e descrizione delle psiche nelle sue molteplici e contraddittorie valenze.
La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi.