La Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano ospita dal 19 marzo al 27 giugno 2014 una mostra personale di Loris Cecchini, vincitore del “Premio Arnaldo Pomodoro per la scultura”.
L’esposizione, curata da Marco Meneguzzo, presenta una serie di opere recenti e un’installazione realizzata ex novo appositamente per lo spazio espositivo.
L’attitudine dell’artista milanese è quella di elaborare poeticamente lo spazio attraverso la decostruzione della realtà a diversi livelli che, con le forme e i materiali freddi e sofisticati selezionati dall’artista, assume aspetti compositi, creativi e rivelatori.
L’installazione scultorea Waterbones, costituita da centinaia di piccoli moduli d’acciaio -chiamati appunto “waterbones” ossia “ossa d’acqua”, “ossa liquide” per sottolinearne la leggerezza e la libertà morfologica- appare come una metafora biologica.
Nella serie Wallvave Vibrations l’alterazione riguarda in particolare la manifestazione fisica delle vibrazioni espresse con frequenza e intensità ogni volta differenti. È come se l’intera architettura, o una sua porzione, soffrisse le conseguenze di un fenomeno che la influenza e la modifica, portandola verso una simbiosi organica tra scultura e parete.