È ospitata, dal 9 febbraio al 2 marzo 2014, alla Casa delle culture del mondo di Milano la mostra “Portraits of Hope”, reportage di Emanuela Colombo da Haiphong, terza città del Vietnam e principale porto della regione settentrionale, dove si registrano alcuni tra i più alti tassi di consumo di stupefacenti, pratica della prostituzione e diffusione del virus HIV nel Paese. Qui, tossicodipendenza e sieropositività vengono considerate malattie sociali, da curare con l’internamento in campi di correzione e reclusione.
La fotografa, nell’ambito di un programma di assistenza della ong Cesvi/Cooperazione e Sviluppo, è entrata nelle case delle famiglie dei reclusi di Haipong: in maggioranza donne e bambini che per lungo tempo sono stati emarginati per la vergogna di avere un marito o un padre in un campo di correzione, in alcuni casi a loro volta affetti da HIV.
La fotografa ha ritratto i malati all’interno delle loro abitazioni, cercando di restituire attraverso gli arredi e gli oggetti di uso quotidiano il senso di un lungo percorso di riabilitazione e cura.
La mostra è allestita all’interno della serie dedicata a grandi reporter italiani proposta dall’Archivio Fotografico Italiano.
L’esposizione, a cura di Claudio Argentiero, è promossa da Provincia di Milano, Assessorato Cultura ed è realizzata in collaborazione con l’Archivio Fotografico Italiano/AFI.