Il Chiostro del Bramante, Roma, ospita dal 16 febbraio la mostra Alma Tadema e i pittori dell’800 inglese. Collezione Pérez Simón, a cura di Véronique Gerard-Powell.
In esposizione 50 opere che fanno parte della collezione del mecenate messicano Juan Antonio Pérez Simòn, industriale con la passione per lʼarte che decide, circa 25 anni fa, di investire ingenti risorse economiche per lʼacquisto di dipinti, fino ad avere una delle raccolte private più importanti dell’America Latina.
La mostra permette al visitatore di ammirare i capolavori dei padri dell’Aesthetic Movement. Da Millais, Rossetti e Burnes Jones fino ad Alma Tadema, da Frederic Leighton a John William Waterhouse.
Sono tele che ruotano intorno alla mitologia (come “Crenaia, la ninfa del torrente Dargle” di Leighton), al Medioevo e ai drammi shakespeariani, ma anche a scene di apparente quotidianità, come “Una nube passa” di Arthur Hughes, fino alla storia antica che diviene leggenda, come nel capolavoro di Alma Tadema “Le rose di Eliogabalo”, una tela esposta alla Royal Academy nel 1888 e ispirata sia dalla Historia Augusta, sia al romanziere Huysman, autore di À rebours.
In ogni quadro di ogni artista al centro cʼè sempre la donna: muse o modelle, femmes fatales, eroine dʼamore, streghe, incantatrici, principesse; perché la donna è soggetto principale dellʼAesthetic Movement.
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 5 giugno 2014, è un progetto di Culturespaces realizzato con il patrocinio di Roma Capitale, in collaborazione con Musee Jacquemart-Andre, Chiostro del Bramante, Museo Thyssen Bornemisza, e con il supporto della Fondazione Japs, prodotta e organizzata da Dart -Chiostro del Bramante e Arthemisia Group.