La mostra “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento” da Verona si trasferisce a Vicenza, presso la Basilica Palladiana, dove resterà aperta al pubblico dal 22 febbraio al 4 maggio 2014.
Saranno poche, eppure interessanti, le differenze tra l’esposizione veronese e quella della città berica.
Cambieranno, per ragioni di conservazione, i disegni di Rembrandt, Lorrain e di altri maestri che integrano la sequenza di dipinti presenti nella sezione dedicata al paesaggio nel Seicento. A Vicenza saranno però sostituiti da altri disegni, altrettanto importanti, dei medesimi autori.
Giungeranno poi due nuovi Monet che a Verona non erano presenti, facendo salire quindi a 24 il numero di oli del grande maestro riuniti nell’ultima sezione della mostra. Sono opere che documentano un periodo prima non sviluppato della pittura di Monet, come quello in Normandia durante la giovinezza. A Vicenza, viene inserita una ulteriore versione delle ninfee, del 1906.
Il nucleo dedicato al vedutismo veneziano è arricchito in questa edizione vicentina. Dal museo di Budapest giunge, infatti, un Bellotto, una veduta dell’Arno a Firenze, che va ad aggiungersi alle vedute di Van Wittel, Guardi e Canaletto già ammirate a Verona.