Nell’ex Chiesa San Giovanni di Dio a Civitavecchia dal 21 febbraio al 21 marzo 2014 è in programma la mostra “Afro, Manzù e Lamagna. Trame e Fusioni del Novecento”.
In esposizione una selezione di opere di tre protagonisti della scena artistica internazionale ridisegna le trame e le fusioni che, tra lirismo e realismo, hanno caratterizzato l’arte italiana del XX secolo.
La mostra si apre con una serie di otto arazzi di Afro, opere emblematiche della ricerca estetica dell’artista che, dagli esordi figurativi degli anni Trenta giunge alla contrapposizione tra Realismo e Informale, attraverso l’esaltazione dei colori e il disfacimento delle forme, anticipo dell’astrazione.
Il lirismo astratto di Afro fa da contrappunto al realismo poetico delle sculture di Manzù. Ispirandosi alle cere di Medardo Rosso, Manzù si dedica ad una serie di ritratti femminili, marcandone gli effetti espressivi e luministici. Due delle sue tre opere in mostra sono interpretazioni della bellezza femminile. Opere in bronzo, modellate tra aria e luce, che esistono in una sospensione spazio-temporale, improntate da un’illusoria leggerezza. Accanto alle sculture dedicate alla bellezza femminile, in mostra vi è una scultura che rappresenta un Cardinale, a testimonianza della profonda riflessione in ambito religioso di Manzù, che ha dato vita ad opere come la Porta della morte realizzata per la Basilica di San Pietro.
A conclusione dell’esposizione, il crudo realismo di Ernesto Lamagna. Il colore delle emozioni di Afro e le modulazioni stilistiche di Manzù sono echeggiati nel tratto vibrante e ricco di pathos che ritrae un’umanità contemporanea corrotta dai vizi, tesa fra le malattie e il susseguirsi delle stagioni della vita. Una lettura sofferta del destino umano, rappresentata in mostra da bozzetti preparatori e lavori in bronzo, che trova una sua perfetta sintesi nel Martello e nella Croce Processionale realizzati dall’artista per il Giubileo dell’Anno 2000, custoditi nel Tesoro dei Musei Vaticani.
L’organizzazione generale e il catalogo sono curati da Il Cigno GG Edizioni.