HomeMostre ed EventiI manoscritti della Biblioteca Vaticana digitalizzati dalla NTT DATA

I manoscritti della Biblioteca Vaticana digitalizzati dalla NTT DATA

Tremila manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana saranno digitalizzati dalla NTT DATA, azienda giapponese specializzata in servizi tecnologici. È quanto prevede l’accordo fra le due istituzioni sottoscritto nella mattinata di giovedì 20 marzo 2014.
L’intervento sarà realizzato nell’arco di quattro anni e rientra nell’ambito del più vasto progetto di digitalizzazione degli 82.000 manoscritti conservati presso la Biblioteca.

La realizzazione di tale progetto permetterà a studiosi, ricercatori e a quanti lo vorranno di accedere in maniera diretta e semplice ai tesori culturali e storici presenti nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Infatti, come è stato riferito, i manoscritti digitalizzati saranno resi disponibili sul sito della Biblioteca nella forma di immagini ad alta definizione.

- Advertisement -

Il progetto si svolgerà in tre fasi: scanning, salvataggio e fruizione.
La scansione dei manoscritti verrà effettuata con scanner speciali da personale esperto di NTT DATA direttamente presso la Biblioteca Vaticana.
Il salvataggio e l’archiviazione si baseranno «sulla tecnologia di NTT DATA AMLAD – ha spiegato Patrizio Mapelli, Presidente e CEO di NTT DATA EMEA -, un sistema di archiviazione sul cloud particolarmente efficace per la sicurezza e la semplicità di utilizzo. Le caratteristiche di AMLAD consentiranno la gestione e registrazione dei metadati con un alto livello di flessibilità. Per assicurare l’archiviazione di lungo termine – ha continuato Mapelli -, le immagini saranno salvate in formato FITS, formato che è stato largamente utilizzato in astronomia. NTT DATA ha anche preso in considerazione misure di disaster recovery, del tipo sistemi di back-up in differenti sedi, per assicurare l’accesso ai documenti da parte del pubblico».
Per quanto riguarda la fruizione online dei manoscritti digitalizzati, “grazie alla funzione Image Viewer di AMLAD – ha affermato Patrizio Mapelli – l’utente avrà la possibilità di effettuare ricerche da diverse angolature e accedere facilmente ai documenti ricercati utilizzando un browser online che consente di visualizzare i documenti”.

Come è possibile comprendere si tratta di un progetto di grande importanza poiché, rendendo immediatamente fruibile da ogni angolo della terra un tale vasto patrimonio culturale, offre un notevole impulso alla ricerca.

MOSTRE

La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

LIBRI