Il monumentale Crocifisso ligneo policromo (cm 190 x 177 x 29) del celebre scultore e architetto Benedetto da Maiano torna sull’altare maggiore del Duomo di Firenze, dopo circa quattro anni di restauro.
Il restauro ha svelato uno dei massimi capolavori di scultura d’epoca savonaroliana: «Se potessimo esporlo accanto ai crocifissi lignei di Donatello, Filippo Brunelleschi e Michelangelo, il Crocifisso di Benedetto da Maiano troverebbe la sua cornice stilistica e spirituale», afferma Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera, «una scultura in cui la monumentalità e la classicità del Davide michelangiolesco, realizzato tra il 1501 – 1504, erano già preannunciate».
Il restauro, eseguito su proposta del Cardinale Giuseppe Betori, è stato affidato dall’Opera di Santa Maria del Fiore all’Opificio delle Pietre Dure. Sarà lo stesso Cardinale a svelare il Crocifisso restaurato durante la solenne liturgia del Venerdì Santo, quando tre volte pronuncerà le parole “Ecce lignum crucis”, “Ecco il legno della croce…”.
Durante il restauro, il Crocifisso di Benedetto da Maiano è stato sostituito con un altro, opera di un artista anonimo del XV secolo. Si tratta del Crocifisso che anticamente era collocato sull’altare maggiore della Cattedrale prima di quello di Benedetto da Maiano. La scultura entrerà a far parte della collezione del nuovo Museo dell’Opera.