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Modena, un grande progetto per ricordare Pavarotti

Il Consiglio comunale ha approvato la proposta di nulla osta per trasformare una parte della tenuta di Pavarotti in un complesso museale-espositivo.   La Casa Rossa, secondo la proposta progettuale avanzata al Comune di Modena dalla vedova di Pavarotti Nicoletta Mantovani sarebbe trasformata in “Casa Museo del Maestro”, mentre la struttura prefabbricata del maneggio della tenuta di stradello Nava verrebbe convertita in teatro multimediale, con un collegamento pedonale tra i due fabbricati.  “La trasformazione della tenuta in complesso espositivo – ha spiegato l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi - nasce dal desiderio dei promotori, condiviso dal Comune, di non disperdere l’eredità artistica e umana del Maestro, oggi sviluppata dalla Fondazione Luciano Pavarotti, anche aprendo la Casa a tutti i suoi estimatori e consentendo di narrarne la vita negli aspetti più privati, di illustrare i luoghi dove ha sviluppato la sua passione per la musica, per la pittura, per l’ippica… Insomma, il percorso museale immaginato – ha aggiunto l’assessore – consentirebbe di integrare l’atmosfera della vita quotidiana del Maestro con la possibilità, nel teatro multimediale, di assistere alle registrazioni delle sue interpretazioni. E auspichiamo di integrare quel tipo di attività con altre iniziative da realizzare in città”.
Luciano Pavarotti

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la proposta di nulla osta per trasformare una parte della tenuta di Pavarotti in un complesso museale-espositivo.

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La Casa Rossa, secondo la proposta progettuale avanzata al Comune di Modena dalla vedova di Pavarotti Nicoletta Mantovani sarà trasformata in “Casa Museo del Maestro”, mentre la struttura prefabbricata del maneggio della tenuta di stradello Nava verrà convertita in teatro multimediale, con un collegamento pedonale tra i due fabbricati.

«La trasformazione della tenuta in complesso espositivo – ha spiegato l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi – nasce dal desiderio dei promotori, condiviso dal Comune, di non disperdere l’eredità artistica e umana del Maestro, oggi sviluppata dalla Fondazione Luciano Pavarotti, anche aprendo la Casa a tutti i suoi estimatori e consentendo di narrarne la vita negli aspetti più privati, di illustrare i luoghi dove ha sviluppato la sua passione per la musica, per la pittura, per l’ippica… Insomma, il percorso museale immaginato – ha aggiunto l’assessore – consentirebbe di integrare l’atmosfera della vita quotidiana del Maestro con la possibilità, nel teatro multimediale, di assistere alle registrazioni delle sue interpretazioni. E auspichiamo di integrare quel tipo di attività con altre iniziative da realizzare in città».

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