Nella Sala Alda Merini di Spazio Oberdan di Milano il 26 maggio 2014 alle ore 16.00 prende il via la rassegna “Un secolo di silenzio: il cinema degli Armeni”, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano e curata da Csc Ikon Team in collaborazione con l’Unione Ameni d’Italia, con il patrocinio del Comune di Milano.
Il programma -che prevede lungometraggi e documentari, oltre ad un concerto e alla presentazione di un libro – propone una prima sintesi, a quasi un secolo di distanza dal genocidio perpetrato dai Turchi nel 1915, di una cultura trascurata, che annovera tra le sue fila non solo romanzieri, musicisti e pittori tra i più riconosciuti, ma anche registi di fama mondiale come Atom Egoyan, Robert Guéduiguian, Rouben Mamoulian, Serjei Paradzianov, Henri Verneuil.
Martedì 10 giugno: concerto della cantante Ani Balian, accompagnata dal piano e strumenti tipici.
Lunedì 16 giugno, durante la serata conclusiva, viene presentato e regalato al pubblico il volume-guida “L’Armenia e il Cinema”, un itinerario cine-turistico scritto da Giulio Martini e Guglielmina Morelli con il contributo di Padre Tovma della Comunità Armena d’Italia.
Ecco il programma:
Lunedi 26 maggio:
ore 16.00, “Ararat” di Atom Egoyan (2002, 126’);
ore 19.00, documentario;
ore 21.00, “Le nevi del Kilimangiaro” di Robert Guédiguian (2011, 90’).
Lunedi 9 giugno:
ore 16.00, “America, America” di Elia Kazan (1963, 174’, v.o. inglese);
ore 19.30, documentario;
ore 21.00, “Calendar” di Atom Egoyan (1993, 73’, v.o. inglese).
Martedi 10 giugno:
ore 16.00, “La masseria delle allodole” di Paolo e Vittorio Taviani (2007, 122’);
ore 19.00, documentario;
ore 21.00, Concerto. Canta Ani Balian, accompagnata dal pianoforte e da strumenti tipici.
Lunedi 16 giugno:
ore 16.00, “Vodka Lemon” di Iner Saleem (2003, 88’);
ore 18.30, Presentazione del volume “Il cinema degli Armeni. Un itinerario cine-turistico”.
Partecipano i rappresentanti dell’Unione Armeni d’Italia e gli autori del libro Giulio Martini e Guglielmina Morelli;
ore 21.00, “Il colore del melograno” di Serjei Paradzianov (1968, 73’).