Negli spazi Underground Project della GAM di Torino dal 17 ottobre 2014 all’ 1 febbraio 2015 è allestita una mostra che racconta e approfondisce la ricerca artistica di Cecily Brown.
L’esposizione, a cura di Danilo Eccher, presenta un corpus di opere provenienti dallo studio dell’artista e da alcune delle più ricche raccolte d’arte private americane ed europee: 18 dipinti di grandi dimensioni, 24 opere su carta tra matita e inchiostro, gouache e acquerello oltre a 7 monotipi.
Cecily Brown rappresenta la sua realtà: individuale, mutevole, a tratti sofferente ad altri tratti gioiosa, aggressiva e dolce. Un universo eccitante quanto doloroso. L’immaginario è ricco e complesso, mostra riferimenti alla tradizione artistica da El Greco a Velázquez così come alla letteratura, alla musica, alla cultura contemporanea, spaziando dai libri illustrati per bambini a iconografie dal contenuto erotico.
La mostra è accompagnata da un catalogo, in due edizioni, rispettivamente italiano e inglese, con testi critici di Danilo Eccher e di Alessandro Rabottini, realizzato grazie alla collaborazione con Silvana Editoriale.
Quando dipingo – dichiara Cecily Brown – e quando guardo un dipinto vorrei uscire dalla mia testa ed essere trasportata. Voglio che il lavoro vibri. Voglio che il dipinto crei una situazione imprevedibile in cui una sensazione conduce a un’altra, così che contemplarlo diventi un’esperienza complessa e stratificata. Trovo liberatoria l’assenza di un significato prefissato.