È dedicata a David Bailey la mostra “Stardust“, aperta al pubblico dal primo marzo al 2 giugno 2015 ed allestita al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.
In esposizione oltre 300 scatti del fotografo britannico.
I suoi primi lavori hanno definito, e allo stesso tempo catturato, l’atmosfera degli anni Sessanta a Londra, quando con i suoi scatti ha fatto nascere stelle di una nuova generazione, tra cui Jean Shrimpton e Penelope Tree. Scardinando le rigide regole che avevano guidato la precedente generazione di fotografi ritrattisti e di moda, Bailey ha saputo incanalare nel suo lavoro la novità e l’energia della street culture londinese, creando quella freddezza casual che ha contrassegnato il suo stile.
Curata dallo stesso artista e realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e con il magazine ICON, la mostra contiene una vasta serie di fotografie, selezionate personalmente da Bailey come le immagini più significative o memorabili della sua carriera, che ha attraversato più di mezzo secolo.
Innovativa e provocatoria, l’opera d Bailey include immagini intense ed evocative di attori, scrittori, musicisti, registi, icone della moda, designer, modelli, artisti e persone incontrate nel corso dei suoi viaggi.
Il coinvolgimento tra artista e soggetto è palpabile e presente in tutti i suoi scatti: da quelli realizzati con celebrities come Meryl Streep, Johnny Depp, Jack Nicholson e Kate Moss, ai nudi di sconosciuti volontari che hanno posato per il suo progetto “Democracy” tra il 2001 e il 2005; dalle icone della musica come i Beatles o i Rolling Stones, a grandi protagonisti delle arti visive come Salvador Dalì ritratto insieme ad Andy Warhol, ma anche Francis Bacon o Damien Hirst.
Il percorso della mostra non procede cronologicamente, ma per temi, mettendo a confronto generi molto diversi: dalla fashion photography agli still lives, fino alla fotografia di viaggio. La mostra ripercorre per capitoli ritratti, luoghi e personalità insieme agli scatti raccolti da Bailey intorno al mondo: immagini dell’India, dell’Australia, della Papua Nuova Guinea e del Sudan convivono così in un continuum con quelle dell’East End londinese e quelle più glamour delle “Pin-Up”.
Per questa esposizione, l’artista ha realizzato nuove stampe in gelatina d’argento, che gli hanno permesso di rivedere ogni singola immagine. Il suo stile inimitabile e senza tempo cattura lo Zeitgeist e la vitalità della cultura moderna attraverso la sua peculiare interpretazione: le immagini trasmettono una creatività e un temperamento che sono inequivocabilmente targati Bailey.
Accompagna la mostra il catalogo, edito per l’Italia da Skira Editore, contenente un saggio di Tim Marlow, direttore alla Royal Academy di Londra.