È dedicata ad Amedeo Modigliani, tra i maggiori interpreti della pittura del Novecento, la mostra che dal 14 marzo al 19 luglio 2015 resterà aperta al pubblico alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
L’esposizione presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “École de Paris”, la corrente che ebbe per protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte.
In mostra circa 90 opere racconteranno questa esperienza artistica – accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage, Picasso – tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa.
L’esposizione è articolata in cinque sezioni:
– Amedeo Modigliani. I ritratti di Amedeo Modigliani (tra cui Ritratto di Soutine, Jeanne Hebuterne, il Giovane ragazzo rosso, La ragazza rossa) sono messi a confronto ‐ in questa prima sezione dedicata alla figura e allo stile inconfondibile e ormai distante dall’espressionismo e dal simbolismo a cui Modigliani guardava nelle prime opere ‐ con un Ritratto di Modigliani di André Derain, e Gotine rosse di Giovanni Fattori (collezioni GAM).
– Modigliani/Brancusi e la scultura. Dal 1909 al 1914 Modigliani si dedicò quasi esclusivamente alla scultura applicando il suo modello di sintesi alle celebri teste dalle forme allungate, dai lunghi colli e dagli occhi senza pupille. La sezione analizza principalmente il confronto con le opere del grande amico Costantin Brancusi, con cui condivise lo studio e il medesimo interesse per le curve ampie e armoniose.
– La bohème parigina. Gli artisti che si incontravano nei café, nei bordelli e tra le strade di Montmartre e Montparnasse sono rappresentati in questa sezione. Tre importanti opere di Chaim Soutine, un dipinto di Marc Chagall e due paesaggi di Maurice Utrillo sono esposti accanto a dipinti di altri protagonisti del fecondo ambiente parigino dell’epoca.
– Il cubismo. Pur restando relativamente distante dalla prorompente rivoluzione cubista introdotta da Picasso e accolta da un gran numero di artisti, Modigliani condivise con il movimento il processo di schematizzazione e lo sguardo rivolto all’arte primitiva e all’arte africana. Accanto a dipinti e disegni del maestro livornese due importanti dipinti di Gino Severini, tra cui Nord-Sud (collezioni GAM); Pane di Pablo Picasso, opere di Juan Gris, Louis Marcoussis e Léopold Survage, insieme ad altri testimoni della stagione cubista.
– Il nuovo umanesimo della scuola di Parigi. Il meraviglioso Ritratto di Dédie del 1918 è il capolavoro di Modigliani che introduce l’ultima sezione, dedicata alla cerchia di artisti attratti dal fermento culturale e dalla libertà che Parigi garantiva nei primi anni del Novecento. Tra questi Marc Chagall, Max Jacob, Sonia Delaunay e Susanne Valadon, presenti in mostra con una serie di ritratti.
La mostra, curata da Jean-Michel Bouhours, è promossa da GAM ed è prodotta da Mondo Mostre e Skira in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi.