È dedicata a Marc Chagall la mostra che dal 16 marzo al 26 luglio 2015 è aperta al pubblico a Roma al Chiostro del Bramante.
Dalla collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme giungono 140 lavori di uno degli artisti più amati del Novecento. Attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli, l’esposizione racconta la sua poetica influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte che fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee – dall’originaria cultura ebraica a quella russa, all’incontro con la pittura francese delle avanguardie.
Suddivisa in 8 sezioni tematiche, la mostra raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie (My Life), all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, pubblicati dopo la morte prematura dell’amata.
Un’intera sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture come il ciclo d’incontri storici tra l’uomo e Dio, interpretazione dell’Antico Testamento.
Oltre alla varietà di temi molto più ampia rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei, molti erano i campi nei quali Chagall esprimeva la sua arte quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e l’incisione: quest’ultima è ampiamente approfondita nel percorso espositivo che mostra le peculiarità delle opere eseguite con le diverse tecniche litografiche e di incisione.
Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l’ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti.
La rassegna mette in luce anche il rapporto esistente nell’opera di Chagall tra arte e letteratura, tra linguaggio e contenuto.
Artista grande conoscitore dell’anima “ritraeva le debolezze umane, senza emettere giudizi”, Chagall celebra l’amore come dono divino e ritrae la famiglia, gli amici e se stesso dimostrando di essere un maestro della linea e della superficie oltre che un eccellente colorista.
La mostra, curata da Ronit Sorek, è realizzata con il patrocinio di Roma Capitale ed è prodotta da DART Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, in collaborazione con l’Israel Museum.