Sono trascorsi dieci anni da quella prima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce che ebbe come vincitore della sezione saggistica Giorgio Napolitano, allora non ancora eletto Presidente della Repubblica. In questi anni il Premio ha acquisito sempre più una risonanza nazionale, riuscendo a dar valore ad alcuni giovani scrittori, come Antonio Pascale, Mariolina Venezia, e a premiare nomi di eccellenza, tra i quali il giornalista e saggista Antonio Gnoli e il filosofo Gennaro Sasso.
Quest’anno il Premio giunge, dunque, alla sua decima edizione e Pescasseroli (AQ), importante centro del Parco Nazionale dell’Abruzzo dove nel 1866 nacque Benedetto Croce, si prepara ad accogliere scrittori, filosofi, studiosi, curiosi e turisti da tutto il mondo.
La manifestazione finale del Premio è in programma venerdì 31 luglio e sabato 1 agosto.
Per l’edizione 2015 del Premio Croce, il “Premio alla Memoria” verrà dedicato al medioevalista francese Jacques Le Goff, recentemente scomparso. Ma bisognerà attendere il mese di luglio per conoscere i nomi degli ospiti che interverranno al convegno dedicato allo storico francese.
Di alto profilo la giuria istituzionale del Premio, composta dal prof. Natalino Irti, giurista, avvocato e docente alla Sapienza di Roma e presidente dell’Istituto di Studi Storici di Napoli, la scrittrice Dacia Maraini, il prof. Paolo Gambescia, ex direttore del Mattino e del Messaggero, il linguista Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca e professore emerito all’Università Roma Tre, il prof. Costantino Felice, docente di Storia economica alla facoltà di Scienze Manageriali dell’Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara, il prof. Ferdinando Di Orio, ex rettore dell’Università dell’Aquila, e il prof. Alfio Signorelli, docente di Storia moderna all’Università dell’Aquila.
I testi selezionati dalla giuria istituzionale passeranno al vaglio delle giurie popolari, composte da oltre una decina di scuole medie e superiori abbruzzesi e dalle associazioni del Comune di Pescasseroli.
Per la narrativa sono stati selezionati: Luciana Capretti con “Tevere” (Marsilio editore), Giorgio Falco con “La Gemella H” (Einaudi); Franco Lorenzoni con “I bambini pensano grande. Cronaca di un’avventura pedagogica” (Sellerio).
Per il giornalismo letterario: Aldo Cazzullo con “La guerra dei nostri nonni” (Mondadori); Paolo Di Paolo con “Tutte le speranze – Montanelli raccontato da chi non c’era” (Rizzoli); Francesco Viviano con “Io killer mancato” (Chiarelettere).
Per la saggistica: Marina Caffiero con “Storia degli Ebrei nell’Italia moderna – Dal Rinascimento alla Restaurazione” (Carocci Editore); Roberto Petrini con “Controstoria della moneta” (Imprimatur); Vincenzo Trione con “Effetto Città. Arte, cinema modernità” (Bompiani).