«Il compito dell’arte è rendere visibile l’invisibile», sostiene Franco Fontana, con l’obiettivo puntato sulla realtà per intrappolare un pezzo limitato di essa, compressa dall’inquadratura, che ne definisce i confini, determinando un complesso sistema di proporzioni, prospettive, passaggi di luci e colori, percepibili solo attraverso la fotografia.
Ogni immagine di Fontana ci restituisce l’invisibile del reale, che sfugge ad occhio nudo, ma che si disvela nel mirino smerigliato del fotografo, lentamente, girando la ghiera di messa a fuoco, scegliendo oculatamente ottiche appropriate, comprimendo lo spazio fino a stenderlo letteralmente sulla carta da stampa e inondandolo di colore acceso vivo, palpitante, esaltato dalla luce, che in ultima, dà il soffio vitale, imprimendosi sul sensore.
Che paesaggi, che meravigliosi giochi di colori, che vividezza di luce e dinamismo di linee. Fontana riesce a risolvere il complesso caos del reale in maniera del tutto originale, cogliendo un equilibrio di forme, ombre, luci, colori tali da rendere irriconoscibile e suggestivo il paesaggio che ha di fronte. Si potrebbe definire iperreale, astratto, pop, addirittura surreale: ogni classificazione potrebbe essere appropriata per le sue fotografie, ma la sua ricerca resta quella di un fotografo, che spinge ai limiti il mezzo a sua disposizione, cercando di esplorare senza sosta le infinite possibilità del linguaggio fotografico. Nasce uno stile unico e riconoscibile, come un sigillo distintivo; una foto scattata da Fontana è presto individuabile e se non fosse lui l’autore, si direbbe comunque che è alla maniera di Fontana. «Io credo infatti – afferma l’artista – che questa (la fotografia ndr.) non debba documentare la realtà, ma interpretarla. La realtà ce l’abbiamo tutti intorno, ma è chi fa la foto che decide cosa vuole esprimere. La realtà è un po’ come un blocco di marmo. Ci puoi tirar fuori un posacenere o la Pietà di Michelangelo».
A Pescara presso il Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna”, resterà aperta al pubblico dal 30 aprile al 6 settembre 2015 una grande retrospettiva di Franco Fontana, curata da Denis Curti, dal titolo Full Color e ideata da Civita Tre Venezie.
130 fotografie raccolte in diverse sezioni tematiche, a partire dai paesaggi degli esordi, passando per le diverse ricerche dedicate ai paesaggi urbani, al mare, alle geometrie delle ombre, alla luce americana, fino ad una piccola sezione dal titolo Piscine. Dalla sua immagine-simbolo scattata a Baia delle Zagare, in Puglia, da lui definita come “il mio modo di intendere la fotografia”, fino ai suoi scatti più famosi.
Dopo il successo ottenuto a Venezia e a Roma, anche sulla riviera abruzzese potranno così essere ammirati gli splendidi capolavori dell’artista.
La mostra è promossa dal Comune di Pescara e organizzata da Civita Cultura in collaborazione con Abruzzo Intraprendere. Il catalogo è pubblicato da Marsilio Editori.
Diego Pirozzolo