Dopo la riapertura dello scorso anno del Castello di Santa Severa, area di interesse storico archeologico sulla costa tirrenica a nord di Roma, viene restituito al pubblico quest’anno la “Manica Lunga“, l’edificio nel Piazzale delle Barrozze, all’interno del Castello, dedicato ai reperti di epoca etrusca provenienti dagli scavi di Pyrgi, la città portuale fondata tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C..
La “Manica Lunga” si potrà visitare dal 5 giugno al 13 settembre 2015. All’interno vi è stata all’estita una mostra dal titolo “L’antico viaggia nell’acqua che nutre“, dedicata al rapporto tra gli Etruschi e il mare.
In esposizione oltre mezzo secolo di reperti archeologici, tra i quali l’importante Testa di Leucotea, la “dea bianca”, protettrice dei marinai, degli stranieri e dei rifugiati, che è conservata al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Il reperto proviene dal tempio dedicato a Leucothea ed edificato intorno al 460 a.C. sulla spiaggia immediatamente a sud del castello, a Pyrgi, nell’antico porto della città etrusca di Caere, oggi Cerveteri: proprio lì sorgeva il santuario, tra i più importanti d’Etruria, noto alle fonti greche e latine.
Il complesso è stato riportato alla luce nel corso di cinquant’anni di indagini condotte dalla Cattedra di Etruscologia dell’Università La Sapienza di Roma.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale.