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Restaurato il modello del Pantheon di Georges Chedanne

Modello Pantheon
Il restauro del modello del Pantheon, realizzato all’inizio del ‘900 dall’architetto francese Georges Chedanne, verrà presentato giovedì 29 ottobre 2015 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

Il modello presenta l’architettura in spaccato del Pantheon, riprodotta con perizia nei minimi particolari e in diverse fasi di rifinitura. È composto da più di 70 pezzi che si montano a incastro su una base formata da un unico blocco. Venne donato nel 1957 al Museo milanese dalla vedova di Georges Chedanne grazie all’intermediazione dell’ingegner Guido Ucelli, fondatore del Museo, e dell’architetto Piero Portaluppi. Esposto al centro della Galleria Leonardo fino al 1990, è stato in seguito conservato nei depositi  del Museo.

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Il recupero dell’imponente modello in gesso ha costituito un progetto pilota per sperimentare una nuova modalità di collaborazione tra il Museo, un gruppo di restauratori in residence (Ilaria Perticucci e Marianna Cappellina) e gli Istituti di Alta Formazione.

In questo specifico intervento, realizzato dal 2013 al 2015, si è affiancata come consulente Shirin Afra, restauratrice specializzata in gessi, e hanno collaborato la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana – SUPSI –  di Lugano, con gli studenti Pierre Jaccard ed Elisabeth Manship e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, con le studentesse Maria Baruffetti e Giulia Basilissi. Il restauro è stato seguito da Sandra Sicoli, funzionario della Soprintendenza belle arti e paesaggio di Milano.

Il modello, che ora può essere nuovamente ammirato dai visitatori del Museo, in futuro troverà posto all’interno della nuova esposizione dedicata a Leonardo da Vinci.
Il Museo, infatti, si sta preparando per le celebrazioni del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci, che si terranno nel 2019, con un nuovo grande progetto di riallestimento della Galleria Leonardo.
Il patrimonio di beni e modelli (16mila oggetti) avrà un ruolo importante in questa nuova visione, e per questo da anni il Museo sta lavorando dietro le quinte per restaurare beni che da lungo tempo non erano più esposti.

 

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