Il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dal 7 novembre al 6 gennaio 2016, presenta la mostra “Ceramics, Food and Design. Quando i designer incontrano i maestri ceramisti”, a cura di Maria Christina Hamel.
In esposizione una ventina di manufatti in ceramica con la funzione di essere dei contenitori per il cibo, frutto della collaborazione tra designer e artigiani ceramisti.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il MIC, l’Ente Ceramica Faenza, il Comune di Faenza e Milano Makers, ha portato 17 ceramisti faentini a collaborare con 21 designer e precisamente: Elvira Keller con Tarshito, Gino Geminiani con Elena Cutolo, Mirta Morigi con Maria Cristina Hamel, Antonella Cimatti e Manifattura Sottosasso con Sergio Maria Calatroni, Carla Lega con Luca Scacchetti, Elena Boschi con Cinzia Ruggeri, Lea Emiliani con Elena Salmistraro, Giovanni Cimatti con Marco Zanuso, Fosca Boggi con Eliana Lorena, Manifatture Sottosasso e Pietro Gaeta con Denis Santachiara, Bottega Gatti con Luisa Bocchietto, Massimo Iosa Ghini e Marco Ferreri, Maurizio Russo con Diego Dutto e Franco Raggi, Fos con Isabelle Rigal, Antonietta Mazzotti con Nanda Vigo, fiorenza Pancino con Federica Bubani, La Vecchia Faenza con Giorgina Castiglioni.
Al termine dell’esposizione gli oggetti entreranno a far parte della collezione permanente del Museo.
«Questo progetto è un ottimo risultato e una bella occasione di visibilità non solo per i nostri artigiani e artisti della ceramica, ma per l’intera città di Faenza e per il territorio – commenta Claudia Casali, Direttrice del MIC -. È nostro dovere incentivare collaborazioni e contaminazioni come questa: il lavoro insieme a Milano Makers è iniziato in occasione di Argillà 2014, e vogliamo che questo progetto non si fermi a Faenza ma possa coinvolgere in futuro altre città della ceramica italiane».
«E’ importatantissimo costruire dei rapporti tra ceramica e design per innovare il settore – aggiunge Massimo Isola, Assessore alla Cultura del Comune di Faenza e Presidente di Ente Ceramica – La collaborazione con un’associazione come MIlano Makers, che possiede relazioni europee, e con l’Assessorato alle Attività Produttiìve del Comune di Milano è stata fondamentale e ha portato i nostri ceramisti al Fuorisalone. Per questo confidiamo che continui anche attraverso altri progetti».