” Henri Cartier Bresson e gli altri. I grandi fotografi e l’Italia” apre a Milano; un racconto per immagini di artisti che attraverso il linguaggio fotografico hanno esplorato il nostro Paese. Ottanta anni di fotografie scattate dai più grandi autori del settore.
I fotografi, attraverso visioni e poetiche tra loro diverse, hanno indirizzato la loro personale ricerca tra le strade, i volti, i paesaggi, gli usi, i costumi italiani; desiderosi di misurarsi con un territorio che appariva ai loro occhi stupefacente e ricco di fonti d’ispirazione. A partire da Henri Cartier-Bresson, maestro del reportage e della poetica dell’istante decisivo, al quale è affidato il compito di introdurre il primo itinerario fotografico con 20 immagini realizzate a partire dagli anni ’30, per finire con le foto di altri 35 grandissimi autori che testimoniano il risultato dei loro viaggi in Italia, offrendo al visitatore le diverse sensibilità che si sono misurate con il contesto italiano.
Una mostra che segue Italia Inside Out, prodotta nella primavera scorsa e che ha regalato al pubblico le immagini realizzate dai grandi fotografi italiani.
«A Palazzo della Ragione viene organizzata la seconda parte di questo progetto che riproduce lo sguardo, al tempo stesso incantato e attento, dei grandi fotografi internazionali sul nostro Paese. Affascinati dal suo paesaggio, dalla sua gente, dalla sua storia – ha affermato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno -, gli artisti in mostra ci rivelano, a noi che lo abitiamo, lo stupore che il nostro Paese suscita all’estero, in culture e sensibilità diverse dalla nostra, costringendoci a riflettere sul valore del nostro patrimonio naturale, artistico, storico e sociale. Un progetto perfetto per ExpoinCittà, che ha saputo offrire ai milanesi e ai visitatori, in questi sei mesi, il meglio del talento creativo italiano e internazionale».
Dopo Cartier-Bresson, e il suo viaggio durato circa trent’anni, si potrà ammirare il reportage di Robert Capa al seguito delle truppe americane durante la Campagna d’Italia del 1943; le raffinate immagini di David Seymour dedicate alla religiosità degli italiani o la liricità classicheggiante del racconto di Herbert List, ovvero l’innovativo quanto dinamico e sregolato modo di scattare di William Klein che entra da protagonista nel provocatorio racconto di Roma del 1956 con delle immagini che ancora oggi costituiscono una pietra miliare della storia del reportage. Segue Sebastião Salgado che, attraverso uno stile a tratti epico dai forti passaggi tonali, racconta per immagini la storia dei pescatori di tonni di Sicilia. Ed ancora le passeggiate intimiste di Claude Nori sul litorale adriatico o l’originale visione notturna della Roma monumentale di Helmut Newton.
Non solo però la grande italiana bellezza, i curatori ci presentano autori che hanno realizzato scatti di denuncia come quelli, dedicati ai disagi esistenziali ed agli scempi architettonici, di Art Kane, che progetta immagini-sandwich dedicate alla salvezza di Venezia o di Michael Ackerman che racconta invece in una lunga sequenza un doloroso incontro napoletano.
Una mostra di grande valore che, aperta al pubblico dall’ 11 novembre al 7 febbraio 2016, oltre a presentarci fotografie che raccontano l’Italia, si pone anche come un piccolo itinerario tra la storia e l’evoluzione della fotografia, grazie alla presenza di autori che hanno operato nell’arco di oltre mezzo secolo utilizzando tecniche e poetiche diverse.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo della Ragione, con Civita, Contrasto e GAmm Giunti, e curata da Giovanna Calvenzi, la rassegna chiude il percorso dedicato all’Italia voluto nell’anno di Expo 2015 e iniziato lo scorzo marzo con la mostra dedicata ai fotografi italiani.
In mostra fotografie di:
Nobuyoshi Araki, Michael Ackerman, Jordi Bernadó, Elina Brotherus, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Gregory Crewdson, John Davies, Joan Fontcuberta, Harry Gruyaert, Alex Hütte, Art Kane, William Klein, Irene Kung, Herbert List, Guy Mandery, Iroyuki Masuyama, Steve Mccurry, Joel Meyerowitz, Sarah Moon, Abelardo Morell, Helmut Newton, Claude Nori, Martin Parr, Mark Power, Bernard Plossu, Sebastião Salgado, David Seymour, George Tatge, Thomas Struth, Alexey Titarenko, Hans Van Der Meer, Cuchi White, Jay Wolke, Sophie Zénon.