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Arrigo Petacco, Marco Ferrari – Ho sparato a Garibaldi

Ho sparato a GaribaldiIn libreria dal 19 gennaio 2016 il volume Ho sparato a Garibaldi di Arrigo Petacco e Marco Ferrari, pubblicato da Mondadori.
«Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba, Garibaldi che comanda, che comanda il battaglion!». Non c’è adulto o bambino che non conosca questa canzone. Ma in pochi sanno chi fu a ferire davvero Garibaldi: si chiamava Luigi Ferrari ed è l’unico eroe del Risorgimento che non può vantare un posto di primo piano nella stagione che fece nascere l’Italia. Non solo, se per Garibaldi l’Aspromonte è sinonimo di gloria, per Ferrari ha rappresentato la più grande umiliazione della vita. Un’onta che il luogotenente dei bersaglieri si trascinò fino al suo paese natale, Castelnuovo Magra, dove tornò, ferito a sua volta e con un piede di legno, in veste di sindaco con il segno indelebile della sua poco onorevole impresa.
Giovane volontario nell’esercito sabaudo, Ferrari è un tipo sveglio, agile, volitivo. Ottiene incarichi importanti, partecipa alla battaglia di Goito, viene inviato in missione segreta nel Ducato di Modena a fomentare le rivolte popolari, diventa sergente dei bersaglieri e partecipa all’assedio di Gaeta dove, dopo centotré giorni, Francesco II e Maria Sofia si arresero segnando la fine del Regno delle Due Sicilie e l’inizio dell’Italia unita.
Per concludere la sua carriera militare sull’Aspromonte, dove, appunto, ferisce Garibaldi e viene poi colpito da un garibaldino. Le camicie rosse sono state fermate. Ferrari ottiene la medaglia d’oro, ma la motivazione rappresenterà il suo cruccio e la sua rovina: «Adempì all’amaro compito di comunque fermare il generale Garibaldi in marcia verso Roma. Aspromonte 1862». Lui, che aveva mirato al piede anziché al cuore, seguendo gli ordini ma evitando l’irreparabile («Mi avete colpito volontariamente in basso?» gli aveva in seguito chiesto l’Eroe dei Due Mondi. «Fin da ragazzo sono stato abituato a tirare di caccia. Ho preso un merlo a trenta metri quando avevo dodici anni» gli aveva risposto Ferrari, confermando), morirà in solitudine, assistito dalle amorevoli cure della sorella Natalina Livia nella casa paterna. Il suo ultimo, straziante desiderio: «Voglio raggiungere Garibaldi così come l’ho lasciato a Scilla».
Arrigo Petacco e Marco Ferrari, entrambi discendenti di Luigi Ferrari, si sono messi sulle tracce dell’ex bersagliere e ci svelano la sua vita sconsolata e maledetta, segnata dall’amore mai vissuto per la bella Martina e da quell’episodio dell’Aspromonte, sino alla redenzione finale, restituendoci il ritratto di un’epoca, di un piccolo borgo di confine, di una comunità e di una famiglia che ha sempre difeso quel povero soldato che non aveva fatto altro che obbedire agli ordini.

Arrigo Petacco è nato a Castelnuovo Magra (La Spezia) e vive a Portovenere. Giornalista, inviato speciale, è stato direttore della «Nazione» e di «Storia illustrata », ha sceneggiato film e realizzato programmi televisivi di successo. Nei suoi libri affronta i grandi misteri della storia. Ricordiamo: Dear Benito, caro Winston, I ragazzi del ’44, La regina del Sud, Il Prefetto di ferro, La principessa del Nord, La Signora della Vandea, La nostra guerra. 1940-1945, Il comunista in camicia nera, L’archivio segreto di Mussolini, Regina. La vita e i segreti di Maria José, Il Superfascista, L’armata scomparsa, L’esodo, L’anarchico che venne dall’America, L’amante dell’imperatore, Joe Petrosino, L’armata nel deserto, Ammazzate quel fascista!, Il Cristo dell’Amiata, Faccetta nera, L’uomo della Provvidenza, La Croce e la Mezzaluna, ¡Viva la muerte!, L’ultima crociata, La strana guerra, Il Regno del Nord, La resistenza tricolore, O Roma o morte, Quelli che dissero no, Eva e Claretta, A Mosca, solo andata e Nazisti in fuga.

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Marco Ferrari è giornalista, scrittore e autore televisivo. Ha esordito nella narrativa nel 1988 con il romanzo Tirreno, cui hanno fatto seguito I sogni di Tristan, Alla rivoluzione sulla Due Cavalli (dal quale ha tratto la sceneggiatura dell’omonimo film che ha vinto il Pardo d’Oro al Festival di Locarno 2001), Grand Hotel Oceano, La vera storia del mitico undici, Ti ricordi Glauber, Cuore Atlantico, Morire a Clipperton, Le nuvole di Timor. Il suo ultimo libro, il reportage Mare verticale, ha raggiunto la quarta edizione.

Scheda libro
Autori: Arrigo Petacco, Marco Ferrari
Titolo: Ho sparato a Garibaldi
Editore: Mondadori
Collana: Scie
Prezzo: € 19,00
Pagine: 204
Anno: 2016

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