Giampaolo Pansa, un grande maestro del giornalismo, nel suo libro Il rompiscatole racconta la sua vita controcorrente.
«Ho cominciato a scrivere nell’estate del 1948 e da allora non ho più smesso – racconta Giampaolo Pansa -. Nell’ottobre 2015 di anni ne ho compiuti ottanta. E ho deciso che potevo permettermi questo libro. Non oso definirlo un’autobiografia, parola pomposa. Allora dirò che è il racconto personale di un vecchio ragazzo destinato a fare il giornalista. Non venivo da una famiglia di intellettuali. Mio padre era operaio del telegrafo. Mia madre aveva cominciato a lavorare a dieci anni ed era stata così brava da aprire un negozio di mode. La mia nonna paterna, Caterina, era analfabeta. Rimasta vedova con sei bambini da crescere, aveva vissuto nella miseria più nera. Troverete qui le loro storie, insieme a quelle di mio nonno Giovanni Eusebio, un bracciante strapelato, e di uno zio paterno, Paolo, un muratore morto a New York in un cantiere. I miei antenati sono questi. E se esiste un aldilà, guarderanno stupiti questo figlio che si è guadagnato il pane scrivendo. Ho lavorato in tanti giornali, un buon posto di vedetta per osservare l’Italia. L’ho narrata e la narro seguendo un’inclinazione che, nel passare degli anni, si è accentuata: quella del rompiscatole. Un signore che non gli va né di comandare né di obbedire. E cerca di vedere le cose con un occhio insolito».
Giampaolo Pansa, nato a Casale Monferrato nel 1935, scrive su “Libero” e ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra questi: Il sangue dei vinti, La grande bugia, I gendarmi della memoria, I tre inverni della paura, Il revisionista, I cari estinti, Poco o niente, Tipi sinistri, Carta straccia, I vinti non dimenticano, La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti, La Repubblica di Barbapapà.
Scheda libro
Autore: Giampaolo Pansa
Titolo: Il rompiscatole
Editore: Rizzoli
Collana: Saggi
Prezzo: € 20,00
Pagine: 400
In libreria: 11 febbraio 2016