Sarà in radio da venerdì 26 febbraio 2016 il brano degli Hooverphonic “Badaboum”, primo singolo dell’album “In Wonderland”, in uscita il 18 marzo 2016. Badaboum è interpretato dalla cantante francese Emilie Satt (Madame Monsieur).
Dal 1995 gli Hooverphonic non hanno mai smesso di creare pop dalle suggestioni cinematografiche. In due decenni di carriera, in patria, gli Hooverphonic sono diventati leggendari: in Belgio, infatti, la band “sforna-hit” è considerata una vera e propria istituzione.
Il bassista e produttore Alex Callier e il chitarrista Raymond Geerts costituiscono il nucleo creativo della band, che in vent’anni ha visto avvicendarsi diverse voci femminili, come Liesje Sadonius, Kyoko Baertsoen, Esther Lybeert, Geike Arnaert e Noémie Wolfs.
Gli archi sono il fil rouge dei dischi degli Hooverphonic: li troviamo nei loro primi grandi successi “Mad About You” e “Eden”, “The Night Before” e “Angel Never Dies” e ora nel singolo “Badaboum” e in altri otto brani del nuovo disco.
L’album In Wonderland si compone di 10 canzoni. Numerose le collaborazioni: Janie Price aka Bird, cantante/violoncellista londinese, interpreta la title track e “I Like The Way I Dance”; il cantautore Felix Howard canta “God’s Gift” e “Moving”, mentre Litlo Tinz accompagna la parigina Emilie Satt in “Badaboum” e “Cocaine Kids”. È la belga di origine haitiana Christa Jérôme (Marc Moulin, Starflam) a cantare “Deep Forest” e “Thin Line”, mentre l’olandese Tjeerd Bomhof, che ha lavorato con Voicst, Dazzled Kid e più recentemente con Dazzled Sticks, presta la sua voce a “Hiding In A Song” e “Praise Be”.
«Siamo fissati con gli anni ‘60. A quell’epoca i singoli andavano più degli album – afferma Alex Callier -. Poi nel 1966 arrivò Revolver dei Beatles, che cambiò radicalmente le cose e divenne il primo concept album anziché una semplice raccolta di singoli. Nell’era di Spotify, Deezer e Apple Music, siamo tornati al punto di partenza e ancora una volta i singoli sono più importanti degli album. Per questo motivo “In Wonderland” è stato concepito come raccolta di cinque singoli, con altrettanti universi e sapori, con un lato A e un lato B» .
«I brani sono stati incisi in posti diversi – continua Alex -, tra cui una piccola isola norvegese, un paese vicino a Milano, un soggiorno di Londra e il nostro studio in Belgio. Sono delle autentiche collaborazioni: i cantanti hanno anche partecipato alla scrittura dei brani, che sono uno diverso dall’altro. Le collaborazioni ampliano gli orizzonti: ti aiutano a mantenere viva la creatività e ad evolverti».