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Giornate FAI di Primavera, 900 luoghi da scoprire

Convitto Nazionale Giovanni Falcone - Foto di Giuseppe Caruso - Giornate Fai di Primavera 2016
Convitto Nazionale Giovanni Falcone – Foto di Giuseppe Caruso – Giornate Fai di Primavera 2016

Le Giornate FAI di Primavera, la cui 24ª edizione è in programma sabato 19 e domenica 20 marzo 2016, tornano in 380 città italiane.  Una grande festa di piazza dedicata ai beni culturali che consente a centinaia di migliaia di persone di scoprire aspetti inediti e insoliti di  luoghi che non si possono visitare e storie che non vengono mai raccontate.
Chiese, ville, borghi, palazzi, aree archeologiche, castelli, giardini, archivi storici: sono oltre 900 i luoghi aperti con visite a contributo libero in tutte le Regioni grazie all’impegno e all’entusiasmo delle Delegazioni e dei volontari del FAI.

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I tanti luoghi si trasformano: da chiusi e invisibili ora si aprono, da ignoti diventano noti e anche quelli che fanno parte della vita di tutti i giorni (stazioni ferroviarie, fabbriche, porti) vengono raccontati e si svelano ricchi di sorprese.

Ogni Regione ha i propri appuntamenti, ogni località le sue sorprese: i 900 siti visitabili sabato 19 e domenica 20 marzo rappresentano l’Italia in tutti i suoi aspetti, dall’arte all’industria, dalla vita sociale al paesaggio. Anche quest’anno il catalogo delle aperture è molto vario e ricco di proposte sorprendenti.
Dai borghi storici di Morano Calabro e Caulonia in Calabria, Avigliana in Val di Susa, Lucignano in provincia di Arezzo, al Santuario di Sant’Antonio di Padova a Gemona, aperto per la prima volta dopo il restauro in occasione dei 40 anni dal terremoto; dal Porto Vecchio e Punto Franco Vecchio di Trieste, aperto eccezionalmente al pubblico, al Palazzo della Banca d’Italia a Firenze; dalla Biblioteca Universitaria di Bologna, al curioso Museo dell’acciuga di Aspra a Bagheria (PA), che racconta, tra lampare, conchiglie e foto d’epoca, l’antica arte della pesca e della salagione di questo piccolo pesce, passando attraverso l’itinerario delle stue a Ossana (TN), le tradizionali grandi stanze interamente foderate in legno, orientate a mezzogiorno e destinate agli sposi.
Circa il 40% dei beni aperti sono fruibili da persone con disabilità fisica.

L’elenco completo delle aperture è sul sito www.giornatefai.it

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Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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