Obiettivi puntati su Photòpia, prima edizione del festival della fotografia di paesaggio che si svolgerà nella suggestiva location del Parco Ecolandia di Arghillà (RC) dall’ 8 al 17 aprile 2016.
Nato dall’esperienza “ReggioFotoGrafia” nel 2009 e “La Misura del Paesaggio” nel 2013, il festival ha l’obiettivo di porsi come piattaforma di condivisione dei possibili linguaggi che caratterizzano la fotografia documentaria.
La manifestazione, organizzata dall’associazione reggina “Il cerchio dell’immagine” con la direzione artistica della factory romana “D.O.O.R.”, propone un programma ricco di iniziative: dalle mostre ai seminari, dai workshop alle letture portfolio.
Tra i fotografi in mostra, Ricardo Cases, con il progetto El porqué de las naranjas, che partendo dall’albero di arance (naranjas), simbolo del Levante, e più precisamente dal suo colore, realizza una serie di fotografie capaci di catturare le idiosincrasie del Levante e, pertanto, un ritratto dell’intera Spagna.
Tommaso Tanini, con il progetto H. said he loved us, risultato di tre anni di viaggi e ricerche in Germania, che parte dallo studio del Ministero per la Sicurezza di Stato nell’ex Germania dell’Est (Stasi), con le sue fotografie vuole esprimere una personale allegoria di autoritarismo e repressione oltre i confini dello specifico evento storico.
Martin Errichiello e Filippo Menichetti, componenti del PanAut Collective – gruppo di giovani autori e fotografi di diverse nazionalità -, presentano il lavoro In quarta persona, osservazione dinamica e critica della storia recente della Calabria come cifra ideale nell’esplorazione visiva del suo presente.
Giovanni Troilo, con La Ville Noire – The Dark Heart of Europe, con opere incentrate sulla cittadina belga di Charleroi, invita a guardare nel cuore dell’Europa per osservarne la regressione del benessere sociale, la mancanza di un’identità condivisa ed il crescente disagio sociale.
Federico Clavarino, con Italia o Italia, presenta fotografie capaci di immortalare un’Italia misteriosa fatta di frammenti di paesaggi, sagome, scorci, in una sorta di immobilità perenne, ma carica di umanità.
Arianna Arcara dedica il progetto Post Focum alla Sardegna ed al fenomeno degli incendi boschivi. Un lavoro che serve a verificare come l’interazione uomo natura in molti casi provoca degrado e ferite impresse al paesaggio con ricadute negative sull’uomo stesso.
Alessandro Penso presenta immagini tratte da Lesbos, lavoro sui rifugiati e migranti approdati sull’isola greca, Lost Generation, dedicato alla storia dei giovani migranti minorenni in fuga dal loro paese di origine, e Refugees in Bulgaria, che affronta il tema della crescita del flusso di migranti in una Bulgaria colta impreparata.
Dalla collaborazione con CRAC e Planar, la mostra The Third Island – dall’ 8 aprile a Lamezia Terme -, progetto di ricerca documentaria, primo capitolo dell’Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere, che sceglie come campo di indagine il territorio calabrese.
Inoltre, il 9 e 10 aprile si svolgeranno delle Letture di Portfolio. Sarà assegnato un premio di 500 euro, da spendere in attrezzatura fotografica, offerto da Cinesud Megastore. Letture a cura di Massimo Mastrorillo, Pamela Piscicelli e Paolo Cenciarelli di D.O.O.R., Filippo Menichetti e Martin Errichiello di PanAut Collective, Chiara Capodici e Fiorenza Pinna di 3/3, Federico Clavarino, Attilio Lauria, Alessandro Penso, Filippo Romano e Tommaso Tanini.
Photòpia è organizzato dall’associazione Il cerchio dell’immagine, presieduta da Alessandro Mallamaci (fotografo e Leica Ambassador), con la direzione artistica di D.O.O.R., factory romana che si occupa dell’ideazione, realizzazione e diffusione della cultura visiva.
La manifestazione è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Reggio Calabria, con la collaborazione di Leica, Planar, Crac, Kult e Spazio Labò.
Diego Pirozzolo