Ne I protagonisti Robert Altman illustrava con divertita ironia i procedimenti creativi attraverso cui a Hollywood si partoriscono le idee per le grandi produzioni. Tutto lascia supporre che anche il soggetto di Money Monster sia stato ideato alla solita maniera: due o tre sceneggiatori in vena di cazzeggio si saranno detti: “Perché non rifare Quel pomeriggio di un giorno da cani ambientandolo in uno studio televisivo, come Quinto potere, con un criminale idealista, spinto ad agire da sete di giustizia, come Inside Man?”.
L’alzata d’ingegno deve aver convinto chi di dovere, e così ora ci ritroviamo tra i piedi un pastrocchio inguardabile (la sua presenza al Festival di Cannes è semplicemente uno scandalo), imbastito attorno a una vicenda sconclusionata, impegnata a inseguire l’attualità (gli abusi e le catastrofi del sistema finanziario e la loro illustrazione attraverso i media), ricorrendo agli usurati stilemi e cliché del cinema civile, a personaggi stereotipati e poco o nulla credibili (l’itinerario di redenzione di Lee Gates, il conduttore televisivo interpretato da George Clooney, sa di falso a un miglio di distanza) e a colpi di scena da pellicola di serie Z (tutta la parte finale, terrificante).
Jodie Foster, qui per la quarta volta dietro la macchina da presa, dirige in modo anonimo e infelice. Qualcuno dovrebbe farle intendere che anche un’attrice intelligente e sensibile può risultare del tutto inadatta a svolgere il lavoro di regia.
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: Money Monster
Regia: Jodie Foster
Cast: George Clooney, Julia Roberts, Jack O’Connell, Dominic West, Caitriona Balfe
Genere: Thriller
Durata: 98 minuti
Distribuzione: Warner Bros Italia
Uscita: 12 maggio 2016
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