È un film che guarda, anche sul piano stilistico, al cinema di Ken Loach e a quello dei fratelli Dardenne (messa in scena essenziale, asciutta, aliena da compiacimenti formali; uso della macchina a mano; rifiuto della musica di accompagnamento), ben deciso tuttavia a sottrarsi alle maglie dei modelli di riferimento adottando un congegno narrativo forte, compatto, sapientemente lavorato (ben altra cosa rispetto all’esile tessuto drammaturgico su cui Loach e i Dardenne imbastiscono le loro tranches de vie), e facendo leva su un climax inesorabile e astuto, degno di un thriller di solida fattura.
The Lesson descrive un doloroso calvario femminile, una discesa negli abissi della degradazione morale (il finale, amarissimo, sancisce una resa, una sconfitta definitiva: la rinuncia dell’eroina a difendere una linea di confine tra il bene e il male, il lecito e l’illecito, la rettitudine e il delitto). Protagonista, nonché vittima sacrificale del racconto, è Nadia, una donna insieme fragile e determinata (la sua “virile” caparbietà proletaria, che l’accomuna alle eroine dei fratelli Dardenne, nasconde in realtà ansie, paure, tormenti inconfessati), ma soprattutto terribilmente sola nei suoi gesti di coraggio e ostinazione individuale. A differenza di Sandra, l’eroina di Due giorni, una notte, Nadia, nella sua battaglia, non può contare sull’aiuto del proprio uomo. Il marito di lei è una figura totalmente passiva e inetta (i guai della coppia, per altro, hanno origine da una sua scriteriata e fallimentare speculazione economica), un individuo debole, logorato da un passato di alcolista e da un presente di disoccupazione, incapace di fornire consiglio o sostegno alla donna che ama. E così Nadia è costretta ad affrontare da sola, in modo maldestro, una serie di problemi finanziari che, via via che il racconto procede, si rivelano sempre più gravosi e insostenibili. Essa dovrà misurarsi con gli ingranaggi implacabili di una realtà socio-economica spietata e perversa (le insidie del sistema bancario, i dirigenti d’azienda che non pagano il lavoro fornito, la ferocia degli strozzini…), da cui non potrà che restare schiacciata (la scelta dell’atto criminale a cui Nadia si vedrà costretta per salvare quello che resta della sua dignità di persona, costituisce comunque sia una rinuncia a quei valori etici su cui sino ad allora si era fondata la sua esistenza).
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: The Lesson – Scuola di vita
Regia: Kristina Grozeva, Petar Valchanov
Cast: Margita Gosheva, Ivan Burnev, Ivanka Bratoeva
Genere: Drammatico
Durata: 105 minuti
Distribuzione: I Wonder Pictures
Uscita: marzo 2016
Guarda il trailer del film ” The lesson – Scuola di vita “