A Roma, al Complesso del Vittoriano, dal primo luglio al 30 settembre 2016, sono in programma una serie di eventi gratuiti che comprendono concerti Jazz e incontri con i protagonisti dell’arte contemporanea.
Le serate, organizzate dal Polo Museale del Lazio, si svolgeranno presso la Terrazza panoramica della Caffetteria del Vittoriano.
Ogni venerdì, alle ore 21.00 l’appuntamento con la grande musica jazz: i migliori talenti del genere in Italia si esibiranno dal vivo con un “The best of” del loro repertorio.
Dopo l’esibizione del “PerfecTrio” di Roberto Gatto, che ha aperto la rassegna venerdì 1 luglio, protagonista della serata in programma venerdì 8 luglio sarà Enrico Zanisi, giovane promessa del jazz italiano.
Il 15 luglio sarà la volta di Danilo Rea, uno dei migliori pianisti europei, che si esibirà al Vittoriano proponendo il suo straordinario viaggio all’interno dell’improvvisazione, sul repertorio dei grandi compositori classici.
Il 22 luglio il sassofonista Stefano Di Battista proporrà con il suo quartetto il suo ultimo album dedicato alle grandi melodie della canzone italiana.
Il 29 luglio il fascino della voce di Silvia Barba si fonderà alla creatività inarrestabile di Pippo Matino in uno dei più affascinanti progetti del jazz italiano di oggi, quello di un duo davvero singolare, voce e basso elettrico, che attraversa con leggerezza e passione il repertorio della grande canzone d’autore italiana.
Venerdì 5 agosto Gianluca Petrella con il suo Trio 70’s metterà insieme afro-beat, nu-jazz e hip hop, musica elettronica e nel free, soul e improvvisazione con un trio ad alto tasso di libertà espressiva.
Dopo la pausa estiva, la rassegna riprenderà il 26 agosto con Flavio Boltro e il suo Trio con al centro il suono di una tromba che contiene la storia del jazz e le radici della nostra musica.
Nel mese di settembre gli appuntamenti al Vittoriano saranno dedicati alle stelle femminili della musica italiana.
Il 2 settembre Marina Rei aprirà la seconda tranche degli appuntamenti musicali con un concerto in trio che metterà insieme alcune delle tappe essenziali della sua avventura musicale e soprattutto i brani del nuovo album, anticipato dal nuovo “Portami a ballare”.
Il 9 settembre sarà la volta di Naomi Berrill, l’originalissima violoncellista irlandese, italiana d’adozione.
Il 16 settembre Joan Thiele presenterà il suo esordio discografico.
Il 23 settembre Pilar proporrà i brani del suo album più recente, “L’amore è dove vivo”.
Il 30 settembre serata di chiusura affidata a Margherita Vicario, autrice, cantante, attrice.
Ma sarà l’arte nel suo complesso ad essere la protagonista dell’estate al Vittoriano. A partire da mercoledì 13 luglio e poi a settembre, alle ore 20. 00, sempre la Terrazza della Caffetteria ospiterà un ciclo di cinque conversazioni, curate da Maria Giuseppina Di Monte. Le conversazioni coinvolgeranno alcuni dei più importati artisti e intellettuali italiani e stranieri che si interrogano sui rapporti tra arte, società, politica e religione.
Mercoledì 13 luglio, Isabella Pezzini, professore di filosofia-teoria dei linguaggi e semiotica alla ‘Sapienza’ Università di Roma, e l’artista Ciriaco Campus dialogheranno sul tema delle interferenze e intersezioni fra linguaggi artistici e non artistici, come pure sull’impatto dei media sulla società e sulla comunicazione.
Mercoledì 14 settembre Silvia Pedone, ricercatrice presso l’Università di Istanbul, e l’artista Hera Büyüktaşçiyan affronteranno il gender e il connesso ruolo delle donne, siano esse artiste, intellettuali o cittadine, nel mondo medio-orientale.
Giovedì 21 settembre Gabriele Simongini, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, e l’artista Matteo Montani si confronteranno sul valore paradigmatico del gesto artistico, che da artigianale si è trasformato in tecnologico, implicando una ri-codificazione del rapporto fra arte e tecnica.
Martedì 27 settembre Paolo Fabbri, già professore di Semiotica all’Università di Firenze e fondatore del Centro Internazionale di Semiotica e Linguistica, e l’artista Pietro Ruffo partiranno da un tema di ampio spettro, come quello della forma, per sviluppare il concetto di “messa in immagine”, con tutto ciò che questo comporta dal punto di vista della riflessione etica ed estetica.
Nell’ultimo appuntamento, giovedì 29 settembre, Guido Comis, curatore del Museo d’Arte di Lugano, e l’artista svizzero Zimoun affronteranno la natura dell’arte e la trasformazione delle categorie estetiche tradizionali.