Solveig Anspach è morta il 7 agosto del 2015 consumata da un cancro, senza avere avuto il tempo di realizzare il montaggio definitivo di L’effetto acquatico (montaggio che è stato completato da Jean-Luc Gaget, il cosceneggiatore del film). Questa sua ultima pellicola non ha tuttavia nulla di amaro, di doloroso, di triste. Essa si presenta al contrario come un’opera calorosa, un gioioso inno alla vita e all’amore, alla felicità che può nascere dall’incontro con l’altro.
Tutta la prima parte del film, quella ambientata nella banlieue parigina di Montreuil, è un piccolo gioiello di umorismo garbato, capriccioso e lunare. Il racconto, come ogni commedia romantica che si rispetti, mette in campo una coppia mal assortita: lui, Samir, è uno spilungone timido e impacciato, perdutamente innamorato di una bisbetica da domare; lei, Agathe, è una piccolina ombrosa, diffidente, dai modi scontrosi e glaciali. Come di prammatica, l’itinerario della conquista sentimentale è punteggiato di contrasti, inciampi, equivoci (su tutti, la maldestra menzogna di Samir, che finge di non saper nuotare per farsi dare lezioni di nuoto dalla donna che ama: finzione che non tarderà a essere smascherata), e si colora di una comicità lieve, sorridente (irresistibile la pittoresca pletora di personaggi balzani che affollano la piscina comunale: il cassiere un po’ stranito; l’infoiata istruttrice di nuoto che giunge a molestare il protagonista mentre fa la doccia; il dragueur pasticcione: esilarante la scena in cui egli prova a giustificare una sua scappatella con due donnine allegre).
La vicenda si trasferisce poi in Islanda (terra natale della regista) sulle tracce di un improbabile congresso internazionale di maestri di nuoto. Ma qui il film perde, almeno in parte, la sua spontaneità. La scrittura si sfilaccia. Certi snodi narrativi (l’improvvisa amnesia di Samir, le malefatte del figlio di Anna) si rivelano espedienti lambiccati e maldestri. Anche i nuovi bizzarri personaggi che entrano in scena (la stessa Anna, interpretata dall’attrice feticcio della Anspach, Didda Jonsdottir) conservano qualcosa di stonato. Lo sguardo con cui l’autrice si sofferma sulle loro stramberie si fa meno acuto, meno preciso, distratto forse dalla volontà di dare adeguato risalto all’incanto del paesaggio nordico, un paesaggio di indicibile bellezza su cui la cinepresa si attarda con compiaciuta insistenza.
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: L’effetto acquatico
Regia: Solveig Anspach
Cast: Florence Loiret Caille, Samir Guesmi
Genere: Commedia
Durata: 95 minuti
Distribuzione: Cinema
Uscita: 30 agosto 2016
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