ll MAMM – Multimedia Art Museum di Mosca ospita, dal 21 settembre al 23 ottobre 2016, la mostra “Pino Pinelli. Materia. Frammento. Ombra“, a cura di Olga Sviblova e Francesca Pini.
L’esposizione presenta nove opere cardine della ricerca dell’artista siciliano, interprete di primo piano dell’Arte Analitica.
«La rassegna – osserva Olga Strada, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Mosca – inaugura la stagione delle esposizioni che l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca intende realizzare per raccontare al pubblico moscovita gli anni della fervida sperimentazione artistica sorta in Italia nel dopoguerra».
Negli anni Settanta in Italia si è assistito alla nascita di una vera e propria rivoluzione stilistica. Gli artisti avvertirono il limite del quadro, inteso come insieme di tela e cornice: le superfici videro così la comparsa di estroflessioni, come nel caso di Bonalumi e Castellani; di tagli, come in Lucio Fontana.
Dal canto suo, Pino Pinelli, che nasce pittore utilizzando i classici mezzi del mestiere, respirò la temperie culturale di quel periodo e giunse alla “disseminazione” – per utilizzare un termine proprio dell’arte di Pinelli – ovvero frammentando l’oggetto quadro negli elementi che lo compongono (tela e telaio) e coinvolgendo in questo processo l’elemento estraneo al quadro stesso: la parete che, perdendo la sua condizione di neutralità, ne diventa coprotagonista capace di accogliere elementi di colore puro, declinati in forme ora corrucciate, ora raggrumate, ora lineari e asciutte, ora a frattali e libere, raccolte in genere in un percorso leggermente arcuato, quasi a voler imitare il gesto del seminatore.
La mostra, accompagnata da un catalogo trilingue (italiano, inglese, russo) pubblicato da Silvana editoriale, è promossa dall’Istituto Italiano di Cultura a Mosca, in collaborazione con l’Archivio Pino Pinelli e le gallerie Claudio Poleschi Arte di Lucca e Dep Art di Milano.