Rende omaggio a Mario Dondero (1928-2015), la mostra “Dondero – Milano/Parigi” che, dal 1 al 27 febbraio 2017, resterà aperta al pubblico presso i saloni dell’Hôtel de Galliffet, sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
Di origini genovesi Mario Dondero è una delle più originali figure del fotogiornalismo contemporaneo scomparso un anno fa.
In esposizione una selezione di un centinaio di foto di Dondero, in bianco e nero, scattate nel 2010 nelle due città in cui l’autore ha abitato e lavorato: Milano e Parigi. Due città che ha profondamente amato e di cui ha cercato di cogliere la quotodianità in movimento e l’anima poetica, la dimensione popolare e la bellezza segreta, l’attività rivolta all’avvenire e le solide radici culturali.
La mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi in collaborazione con Castaldi Partners.
Mario Dondero (Milano, 6 maggio 1928 – Petritoli, 13 dicembre 2015) è stato uno dei più noti fotoreporter italiani. Partecipa, giovanissimo, alla Guerra di Liberazione, combattendo come parrtigiano in Val d’Ossola. Negli anni ’50 è nell’effervescente Milano del Bar Jamaica, dove ha l’opportunità di frequentare artisti, intellettuali, fotografi. Dopo alcune esperienze da giornalista, collabora come fotografo a diverse testate italiane (Le Ore, Cinema Nuovo, Il Mondo). In seguito si trasferisce a Parigi e da qui gira il mondo per realizzare reportage di impegno politico e sociale. Alla fine degli anni ’90 torna in Italia e si stabilisce a Fermo, nelle Marche. Continua a viaggiare e a ritrarre uomini e donne, e le loro storie, per giornali e riviste. Tra i tanti personaggi celebri che ha fotografato anche Fidel Castro, Charlie Chaplin, Maria Callas, Pier Paolo Pasolini e Samuel Beckett. È stato membro onorario della Compagnia Unica dei Portuali di Genova. Nel 2011 l’Accademia di Brera gli conferisce la Laurea Honoris Causa.