Sono esposte, dal 25 febbraio al 18 giugno 2017, al PAN – Palazzo Arti Napoli oltre 200 immagini di Helmut Newton, uno dei più importanti e celebrati fotografi del Novecento.
Il progetto della mostra “ Helmut Newton. Fotografie. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes “, nasce nel 2011 per volontà di June Newton, vedova del fotografo e presidente della Helmut Newton Foundation, e raccoglie le immagini dei primi tre libri di Newton pubblicati tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, da cui deriva il titolo della mostra e l’allestimento articolato in tre sezioni.
I tre libri sono fondamentali per capire la fotografia di Newton, che li ha progettati personalmente, selezionando le immagini fotografiche e la loro impaginazione.
White Women – Nel 1976 Helmut Newton dà alle stampe il suo primo libro monografico, che subito dopo la sua pubblicazione riceve il prestigioso Kodak Photo Book Award. 84 immagini a colori e in bianco e nero in cui per la prima volta il nudo e l’erotismo entrano nel mondo della moda: si tratta di fotografie innovative e provocanti che rivoluzionano il concetto di foto di moda e testimoniano la trasformazione del ruolo della donna nella società occidentale.
Sleepless Nights – Anche Sleepless Nights pubblicato nel 1978, ruota attorno alle donne, ai loro corpi, abiti, ma trasformando le immagini da foto di moda a ritratti, e da ritratti a reportage di scena del crimine. I soggetti sono solitamente modelle seminude che indossano corsetti ortopedici o sono bardate in selle in cuoio, fotografati fuori dal suo studio, quasi sempre in atteggiamenti sensuali e provocanti, a suggerire un uso della fotografia di moda come mero pretesto per realizzare qualcosa di completamente nuovo e molto personale. Sicuramente si tratta del volume a carattere più retrospettivo che raccoglie in un’unica pubblicazione i lavori realizzati da Newton per diversi magazine (Vogue fra tutti), ed è quello che definisce il suo stile rendendolo un’icona della fashion photography.
Big Nudes – Con la pubblicazione Big Nudes del 1981, Newton raggiunge il ruolo di protagonista della fotografia del secondo Novecento, inaugurando una nuova dimensione – misura, quella delle gigantografie che entrano prepotentemente e di fatto nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo. Fonte di ispirazione dei nudi a figura intera ed in bianco e nero ripresi in studio con la macchina fotografica di medio formato, sono stati per Newton i manifesti diffusi dalla polizia tedesca per ricercare gli appartenenti al gruppo terroristico della RAF.
L’esposizione, curata da Matthias Harder e Denis Curti, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli ed è organizzata da Civita Mostre in collaborazione con la Helmut Newton Foundation.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita da Marsilio.