In occasione dei 150 anni de “La Stampa“, quotidiano nazionale nato a Torino nel 1867, Palazzo Madama ospita, dal 9 febbraio al 22 maggio 2017, la mostra “La Stampa fotografa un’epoca. Scatti che raccontano 150 anni della nostra storia”.
Attraverso una selezione di 500 fotografie e documenti provenienti dall’archivio storico del giornale sarà possibile rivivere temi sociali, costumi e personaggi che hanno caratterizzato un secolo e mezzo di storia, testimoniando nello stesso tempo l’importanza fondamentale che la documentazione iconografica riveste nella vita di un giornale.
Le tante testimonianze in mostra, selezionate da Cynthia Sgarallino, comprendono fotografie originali: alcune con annotazioni storiche, altre ritoccate a tempera e matita, come si faceva prima di Photoshop, altre ancora sgualcite o incurvate. Tutte sono state selezionate perché “hanno addosso” il lavoro di questi 150 anni in cui sono passate di mano tra fotografi, archivisti e giornalisti.
L’esposizione è articolata in 13 sezioni, seguendo un ordine tematico che prende le mosse dalla Redazione. Da questo punto di partenza si snodano tutti gli altri dodici temi: Lavoro, Svago, Terza Pagina, Torino, Terrorismo, Moda, Diritti, Solidarietà, Migrazioni, Conflitti, Mondo, Sport.
Ad accompagnare le immagini in mostra, un’ampia selezione di prime pagine del giornale, ben 47 per ricordare gli avvenimenti più importanti accaduti in Italia e nel mondo nel corso degli ultimi 150 anni.
Al centro della mostra Il mondo della Stampa, opera d’arte contemporanea in carta di giornale pressata di Michelangelo Pistoletto, realizzata appositamente per l’occasione.
Il celebre artista ne ha sintetizzato il significato con questa frase: “Quanti frammenti di memorie compongono la sfera di giornali che celebra La Stampa nel mondo!”.
Il percorso di visita prevede anche numerosi apparati multimediali. Innanzitutto gli audio di alcuni eventi chiave della storia italiana: dalla canzone del Piave, all’ultimo discorso di Matteotti alla Camera o a quello pronunciato da Togliatti dopo l’attentato. Ma anche il popolare “Lascia o raddoppia?!” di Mike Bongiorno, fino alla proclamazione di Papa Francesco.
Un touch screen consentirà di selezionare e ascoltare le interviste a otto direttori de La Stampa, da Arrigo Levi a Maurizio Molinari.
Infine, su due schermi scorreranno alcune tra le numerose fotografie dei lettori a testimonianza del loro lungo e affettuoso rapporto con il quotidiano, pervenute alla redazione grazie al contest “Alla storia de La Stampa manca solo una foto. La tua”.