È una storia vera quella raccontata dal direttore de “La Stampa” Maurizio Molinari e dallo storico Amedeo Osti Guerrazzi nel libro Il Duello nel Ghetto, edito da Rizzoli.
Moretto a Roma se lo ricordano ancora. Il suo vero nome è Pacifico di Consiglio e nel 1943 è stato l’unico ebreo romano che durante l’occupazione nazista restò in città per dare la caccia ai suoi persecutori. Pugile dilettante, la vita di Moretto, come quella di tanti ebrei romani, cambia dopo il 1938. Ma a differenza di altri, Moretto trova il modo per ribellarsi. Fa innamorare la nipote di Luigi Roselli, uno dei più spietati e pericolosi collaboratori italiani dei nazisti, e, grazie alle informazioni della giovane, lancia una sfida alle bande comandate dal colonnello Kappler, capo della polizia tedesca di Roma. Arrestato due volte, riesce sempre a fuggire mettendo in atto stratagemmi e altri intrighi, continuando a combattere contro centinaia di spie, delatori e poliziotti fascisti.
Il Duello nel Ghetto di Roma fra Moretto e Roselli si gioca tutto nel quartiere ebraico a ridosso del Tevere. Una manciata di strade fino a pochi anni prima orgoglio di convivenza e poi diventate teatro di un mondo braccato: famiglie numerose nascoste nel timore della cattura, capi famiglia obbligati a pagare affitti da capogiro a protettori-sfruttatori, donne e bambini rifugiati in conventi dove spesso tentano di convertirli, sopravvissuti per caso o fortuna al 16 ottobre tornati a risiedere nel Ghetto sfidando la sorte. Per costoro scarseggia il cibo, la morte è in agguato, non possono fidarsi di nessuno ma le voci che si rincorrono su Moretto dimostrano che si può continuare a resistere.
Maurizio Molinari, giornalista e scrittore, direttore del quotidiano “La Stampa”. Tra i suoi libri, L’Italia vista dalla Cia (1948-2004) (Laterza 2005), Cowboy democratici (Einaudi 2008), Gli ebrei di New York (Laterza 2007). Con Rizzoli, Governo ombra (2012), L’aquila e la farfalla. Perché il XXI secolo sarà ancora americano (2013), Il califfato del terrore (2015)
e Jihad (2016).
Amedeo Osti Guerrazzi, storico. Tra i suoi libri ricordiamo Caino a Roma. I complici romani della Shoah (2005) e Roma occupata 1943-1944 (scritto con Anthony Majanlahti, 2011).
Scheda libro
Autore: Vittorino Andreoli
Titolo: La gioia di pensare. Elogio di un’arte dimenticata
Editore: Rizzoli
Collana: Saggi
Prezzo: € 20,00
Pagine: 266
In libreria: 12 gennaio 2017